Fatshimetrie, 5 settembre 2024: Le preoccupazioni per la sicurezza continuano a tormentare il territorio di Lubero, più precisamente nel settore Bapere, nella Repubblica Democratica del Congo. I recenti scambi tra l’autorità provinciale e la società civile in questa regione evidenziano una situazione critica che persiste dal 12 giugno. Samuel Kakule Kagneni, presidente della società civile Bapere, ha testimoniato degli attacchi incessanti perpetrati dalle ADF e dal falso Wazalendo incontrollato, che hanno causato fino ad oggi la morte di più di 500 persone.
L’urgenza della situazione è stata sottolineata durante l’incontro con il governatore provinciale, dove al centro dei colloqui è stata posta la sicurezza degli abitanti di Bapere. Gli sforzi dell’autorità provinciale per ripristinare la pace e consentire il ritorno delle famiglie sfollate sono promettenti, ma restano necessarie azioni concrete per arginare la violenza che affligge la regione.
Oltre alle questioni legate alla sicurezza, la società civile ha affrontato anche le questioni socioeconomiche e sanitarie che affliggono il settore Bapere. Situata 100 chilometri a ovest di Butembo, questa regione deve affrontare molteplici sfide che ostacolano il benessere della sua popolazione. È fondamentale tenere conto di questi aspetti per garantire uno sviluppo sostenibile ed equilibrato della regione.
Di fronte a questa realtà allarmante, la richiesta di solidarietà e di azione collettiva diventa sempre più pressante. La necessità di una risposta coordinata ed efficace per porre fine all’insicurezza che affligge Bapere è una priorità assoluta. La comunità internazionale, le autorità congolesi e la società civile devono unire le forze per proteggere i civili e garantire un futuro pacifico e prospero a questa regione devastata dal conflitto.
La situazione a Bapere rivela ancora una volta le complesse sfide che la RDC deve affrontare e sottolinea l’importanza cruciale di lavorare insieme per superare questi ostacoli e costruire un futuro migliore per tutti. È tempo di agire, di mostrare solidarietà e compassione verso coloro che soffrono e aspirano a vivere in pace e sicurezza. Il dovere di proteggere i più vulnerabili e di promuovere la giustizia e la dignità umana deve guidare le nostre azioni e decisioni per costruire un mondo più giusto e sicuro per tutti.