Fatshimetria
Nell’ambito del programma di lavoro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per settembre, è previsto un dibattito cruciale sulla costruzione della fiducia tra i paesi e sul rispetto del diritto internazionale. Questa iniziativa mira a riaffermare l’importanza della cooperazione internazionale ed evidenziare la necessità di rispettare gli standard stabiliti dal diritto internazionale.
Samuel Zbogar, rappresentante della Slovenia che detiene la presidenza di turno del Consiglio per il mese di settembre, ha sottolineato durante una conferenza stampa a New York che, nonostante i numerosi sviluppi sulla scena internazionale negli ultimi 25 anni, la responsabilità del Consiglio di Sicurezza nella il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale rimane invariato.
Il programma sloveno pone al centro del dibattito l’urgente necessità di ripristinare la volontà politica e rafforzare un ordine mondiale in declino. Un dibattito aperto previsto per il 25 settembre, presieduto dal primo ministro sloveno Robert Golob, metterà in luce il rafforzamento della fiducia e riaffermerà i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.
L’obiettivo di questo evento di punta è quello di ottenere l’adozione di una dichiarazione presidenziale da parte dei membri del Consiglio, riaffermando così i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite. Si tratta di un passo cruciale per ricostruire la fiducia e garantire un futuro stabile per tutti.
Un altro dibattito pubblico, previsto per il 9 settembre, si concentrerà sull’importanza del sostegno unitario del Consiglio di Sicurezza alle operazioni di pace. Questa sarà un’opportunità per riflettere su come costruire la fiducia e ottenere un maggiore sostegno per queste operazioni vitali per la stabilità globale.
Allo stesso tempo, il Consiglio di Sicurezza si occuperà anche di numerosi altri temi importanti come la situazione nella RDC, Afghanistan, Yemen, Sudan, Siria, nonché l’estensione del mandato della Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza ad Haiti.
Infine, è stato lanciato un allarme riguardante la recrudescenza dei casi di Mpox in Africa. Con quasi 367 casi confermati, inclusi tre decessi, in cinque paesi dell’Africa orientale e meridionale, c’è un urgente bisogno di azione. Nonostante gli sforzi di alcuni paesi come Burundi, Ruanda e Uganda, la mancanza di fondi e risorse sta ostacolando la lotta contro la diffusione della malattia.
Questa serie di dibattiti e posizioni assunte all’interno del Consiglio di Sicurezza dimostra il desiderio delle nazioni di lavorare insieme per garantire la pace e la sicurezza internazionale. In questi tempi di molteplici sfide, la cooperazione e il rispetto del diritto internazionale sembrano essere pilastri essenziali per preservare un mondo più sicuro e più giusto per tutti.