Fatshimetrie, 5 settembre 2024 – Nel cuore dei campi profughi del Nord Kivu, sta emergendo un’iniziativa coraggiosa per rispondere a un bisogno urgente: la creazione di scuole di emergenza. L’organizzazione non governativa “Promozione delle colture per lo sviluppo” ha recentemente sostenuto l’attuazione di questo programma innovativo durante un’udienza con il governatore della provincia.
Questo approccio, frutto di un’indagine approfondita condotta nei luoghi degli sfollati, mira ad offrire una possibilità di istruzione ai bambini sradicati, con l’obiettivo di evitare il deterioramento delle loro condizioni di vita. Secondo Annie Kanyere Kyahi, coordinatrice nazionale dell’organizzazione, questo progetto educativo di emergenza si basa sulla creazione di scuole appositamente dedicate ai bambini sfollati, con l’obiettivo di capitalizzare le competenze degli insegnanti che vivono nei campi, e attualmente in cura delle autorità della Repubblica Democratica del Congo.
L’impegno del governatore provinciale a sostenere questa iniziativa è visto come un passo significativo verso la sua realizzazione. Infatti, l’attuazione di questo programma educativo di emergenza seguirà il calendario educativo nazionale, garantendo ai circa 200.000 bambini sfollati condizioni di apprendimento adatte alla loro realtà precaria.
Oltre all’aspetto educativo, questo progetto mira anche a sensibilizzare i partner locali e le parti interessate sull’importanza di sostenere i bambini sfollati in situazioni vulnerabili. Grazie a questo sostegno continuo, l’organizzazione lavora per garantire un sostegno educativo continuo a questi bambini, durante tutta la loro permanenza nei campi.
In conclusione, la creazione di scuole di emergenza nei campi sfollati del Nord Kivu rappresenta un barlume di speranza per migliaia di bambini privati della loro casa e della loro stabilità. Questa iniziativa, guidata dall’ambizione di preservare il loro accesso all’istruzione, dimostra un reale desiderio di affrontare le sfide umanitarie e sociali affrontate da questi giovani sfollati.