Fatshimetrie, 6 settembre 2024 – La lotta al Mpox è una priorità cruciale nella regione di Tshopo, nella Repubblica Democratica del Congo. In questa missione svolgono un ruolo essenziale i posti di controllo forestale e faunistico predisposti dal Coordinamento provinciale per l’Ambiente.
Infatti, la chiusura della caccia alla selvaggina da pelo e da penna, decretata dal governatore della provincia, mira a limitare la diffusione di questa malattia. Le misure di protezione rafforzate ai posti di blocco mirano a garantire il rispetto di quest’ordinanza, in particolare per quanto riguarda gli animali selvatici che possono essere serbatoi di Mpox.
Cinque posti di blocco sono attualmente operativi lungo la strada nazionale n. 4, monitorando attentamente i flussi di carne selvatica. Sull’asse orientale della strada sono posizionate due postazioni in punti strategici, mentre sull’asse occidentale sono state installate altre tre postazioni per garantire un’efficace sorveglianza.
Gli agenti provinciali del coordinamento ambientale lavorano instancabilmente per far rispettare le direttive stabilite dalle autorità. Sono già stati effettuati sequestri di piccole quantità di carne selvatica, evidenziando l’importanza di questa azione preventiva.
Questa operazione, avviata a fine luglio 2024, mostra risultati incoraggianti. Gli sforzi delle squadre sul campo dimostrano il loro impegno nel preservare la biodiversità e salvaguardare la salute pubblica.
Il decreto provinciale che vieta la caccia, la commercializzazione e il consumo di animali pelosi e piumati della foresta è una misura essenziale per proteggere la popolazione dal Mpox. Solo le cerimonie tradizionali e consuetudinarie sono esentate da questo divieto, sottolineando la volontà delle autorità di conciliare la conservazione delle tradizioni e la tutela dell’ambiente.
In sintesi, i posti di blocco delle foreste e della fauna selvatica nel nord-est della RDC sono bastioni essenziali nella lotta contro il Mpox. La loro azione proattiva e i loro risultati concreti dimostrano l’efficacia delle misure messe in atto per preservare la salute delle popolazioni e la ricchezza della biodiversità locale.