Nessun legame tra uso dello smartphone e cancro al cervello: uno studio rassicurante dell’OMS

L’uso estensivo degli smartphone ha da tempo sollevato preoccupazioni circa il suo impatto sulla salute, in particolare per quanto riguarda il rischio di cancro al cervello. Tuttavia, un recente studio condotto da esperti sanitari ha scoperto che non esiste alcun legame tra l’uso dello smartphone e il cancro al cervello, sfatando una convinzione di lunga data.

Questa analisi, effettuata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha esaminato diversi studi pubblicati a partire dal 1994 e ha concluso che non esiste alcuna correlazione tra l’uso del cellulare e il cancro, anche tra gli utenti più accaniti e più diligenti. I casi di cancro al cervello non sono aumentati nonostante la proliferazione dei dispositivi mobili.

Un gruppo di specialisti provenienti da 10 paesi diversi, inclusa l’Autorità australiana per la protezione dalle radiazioni, ha esaminato 63 articoli scientifici per giungere a questa conclusione. Sembra quindi che l’esposizione alle onde radio provenienti da tecnologie wireless, come televisori, baby monitor e smartphone, non rappresenti un pericolo significativo per quanto riguarda lo sviluppo di tumori al cervello, alle ghiandole salivari o alla leucemia.

Nonostante l’esplosione dell’uso della tecnologia wireless, i tassi di cancro non sono aumentati in modo significativo. Anche le persone che usano il cellulare da più di 10 anni o che effettuano conversazioni telefoniche prolungate non hanno mostrato un aumento del rischio di sviluppare il cancro.

Il professore di epidemiologia del cancro all’Università di Auckland, Mark Elwood, ha sottolineato che i risultati dello studio non hanno evidenziato alcun fattore di rischio significativo. Questi risultati si aggiungono ad altri lavori simili precedentemente condotti dall’OMS e da altre organizzazioni sanitarie internazionali.

Anche se persistono preoccupazioni sull’esposizione alle radiazioni degli smartphone, questo studio rassicurante getta nuova luce sulla questione, evidenziando la mancanza di un collegamento diretto tra l’uso dei dispositivi mobili e il cancro al cervello. Questi risultati dovrebbero incoraggiare una riflessione più approfondita e un approccio più sfumato a questo problema di salute pubblica.

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