Mobilitazione cittadina contro il caos elettorale nel cuore di Kwilu

Nel cuore della provincia di Kwilu, forze attive si sono mobilitate per esprimere la loro profonda preoccupazione per la letargia che regna nel processo elettorale. Venerdì scorso, una manifestazione senza precedenti ha riunito gli abitanti di Masimanimba e Yakoma, denunciando con forza il ritardo nell’organizzazione delle elezioni legislative nazionali e provinciali. Questa situazione non solo ha portato alla cancellazione delle elezioni dei governatori e dei senatori nelle province di North Ubangi e Kwilu, ma ha avuto anche un impatto sulla formazione dell’ufficio finale dell’Assemblea provinciale di Kwilu.

In un comunicato carico di rivolta e di domande legittime, le forze forti di Kwilu sottolineano il vuoto politico in cui versa la loro provincia. L’assenza di rappresentanti al Senato, di un governatore legittimo e di una sede definitiva dell’Assemblea provinciale costituisce una seria minaccia alla stabilità istituzionale e democratica della regione.

La manifestazione ha evidenziato le disfunzioni del processo elettorale, in particolare la mancanza di procedimenti legali dopo l’annullamento delle elezioni a Masimanimba a causa di frodi. La constatazione è amara: in tribunale non sono state presentate prove convincenti e gli agenti della Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI) arrestati sono stati assolti per mancanza di prove tangibili.

Le forze attive di Kwilu evidenziano un inquietante paradosso: l’installazione degli uffici dell’Assemblea nazionale e del Senato è stata effettuata nonostante proteste simili, mentre a livello provinciale persiste l’impasse politica. Chiedono con forza la pubblicazione dei risultati delle elezioni del 20 dicembre per ripristinare il buon funzionamento delle istituzioni provinciali e ripristinare la fiducia dei cittadini.

Di fronte a questo blocco istituzionale, i manifestanti chiedono alla Corte Costituzionale di ordinare alla CENI di rendere pubblici i risultati delle elezioni nelle circoscrizioni interessate. Esortano inoltre la Corte a consentire alle assemblee provinciali di procedere all’elezione dei senatori e dei governatori, garantendo così il buon funzionamento dei servizi pubblici e delle istituzioni regionali.

Restano pendenti le elezioni del 20 dicembre 2023, previste prima per il 28 aprile 2024, poi rinviate al 12 luglio. Le accuse di frode elettorale, corruzione e violenza che hanno rovinato il processo elettorale hanno spinto la CENI ad annullare i risultati di Masimanimba e Yakoma, gettando la regione in una preoccupante incertezza politica e sociale.

In questo contesto complesso e teso, il futuro della provincia di Kwilu dipende soprattutto dalla volontà politica degli attori presenti di superare le tensioni, ripristinare la legittimità democratica e consentire alla popolazione di ritrovare fiducia nelle proprie istituzioni.. La mobilitazione dei cittadini e la vigilanza delle forze attive costituiscono i pilastri per sostenere lo stato di diritto e costruire un futuro politico sereno per Kwilu.

Jonathan Mesa, di Bandundu, per Fatshimetrie.

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