Kinshasa, 9 settembre 2024 – ACP/Xinhua – Il brutale attacco effettuato dalle forze paramilitari di supporto rapido (RSF) nella città di Sennar, in Sudan, ha gettato la regione nell’orrore. I rapporti indicano che più di 20 civili sono stati uccisi e più di 100 feriti nello spietato attacco. La violenza indiscriminata che ha colpito il mercato di Sennar e il quartiere di Al-Muwazafeen ha seminato terrore e caos tra la popolazione già indebolita da un conflitto mortale.
Lo stato di Sennar, che già contava più di mezzo milione di sfollati prima di questo attacco devastante, è diventato teatro di una delle più grandi tragedie umane della regione. La situazione umanitaria, già critica, è ora peggiorata, evidenziando l’urgenza di un’azione internazionale concertata per porre fine a questa spirale di violenza e sofferenza.
Dall’inizio del conflitto tra le Forze armate sudanesi (SAF) e le Forze paramilitari di supporto rapido (RSF) nell’aprile 2023, il Sudan è stato teatro di scontri mortali che hanno causato la morte di oltre 16.650 persone. I dati delle Nazioni Unite rivelano una crisi umanitaria senza precedenti, con quasi 10,7 milioni di sfollati interni e circa 2,2 milioni di rifugiati in fuga nei paesi vicini per sfuggire alla violenza.
Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha denunciato queste atrocità durante una conferenza stampa a Port Sudan, sottolineando la gravità della situazione e chiedendo misure immediate per proteggere i civili innocenti intrappolati in questo devastante conflitto.
Le violenze, gli stupri di massa e i crimini di guerra commessi in Sudan hanno suscitato l’indignazione della comunità internazionale, che chiede l’istituzione di una forza indipendente e imparziale per proteggere i civili e porre fine all’impunità degli autori di queste atrocità. Le recenti inondazioni catastrofiche hanno ulteriormente peggiorato la situazione, danneggiando vite umane e infrastrutture già indebolite dalla violenza e dalla guerra.
Di fronte a questa crisi umanitaria senza precedenti, è imperativo che la comunità internazionale agisca rapidamente per porre fine alle sofferenze del popolo sudanese e lavorare per una pace duratura e inclusiva. È tempo di mostrare solidarietà e compassione ai milioni di persone colpite da questo conflitto, offrendo loro l’assistenza umanitaria di cui hanno disperatamente bisogno. La situazione in Sudan non può più essere ignorata ed è nostro dovere morale porre fine a questa tragedia umana.