Colloqui strategici tra la RDC e il FMI per programmi di sviluppo economico e ambientale

Lunedì 9 settembre 2024 il governo della Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha avviato colloqui strategici con una delegazione del Fondo monetario internazionale (FMI). Queste discussioni riguardano l’istituzione di due nuovi programmi, vale a dire l’Extended Credit Facility (ECF) e il Fondo esteso per la resilienza e la sostenibilità (FRD). Quest’ultima iniziativa mira a sostenere la RDC nella sua lotta contro le conseguenze del cambiamento climatico, un grave problema su scala globale.

L’incontro è stato presieduto dal Ministro delle Finanze, Doudou Fwamba Likunde Li-Botayi, e dal Ministro aggiunto del Bilancio, Aimé Boji Sangara. La delegazione del FMI, presente a Kinshasa dal 4 settembre, ha avviato questi colloqui sotto l’occhio vigile di Félicien Mulenda, coordinatore del Comitato tecnico per il monitoraggio e la valutazione delle riforme (CTR). L’obiettivo principale di queste riforme è garantire un impatto significativo sulla popolazione congolese, in particolare contribuendo alla riduzione della povertà.

Doudou Fwamba ha sottolineato l’importanza di incanalare i prossimi stanziamenti dell’Extended Credit Facility verso progetti di investimento a diretto vantaggio dei cittadini congolesi. Ha insistito davanti alla delegazione del Fondo monetario internazionale affinché queste risorse siano assegnate in via prioritaria alle iniziative locali al fine di massimizzare l’impatto positivo sulla popolazione.

Nel corso dei colloqui è stata sollevata anche la questione della stabilità del franco congolese. Il ministro Fwamba è riuscito ad accumulare più di 6 miliardi di dollari in riserve di valuta estera, fornendo così una certa stabilità alla valuta nazionale. In quest’ottica, il governo ha chiesto maggiore flessibilità al FMI per poter utilizzare queste riserve in caso di shock economici, al fine di mantenere la stabilità del franco congolese rispetto al dollaro.

Inoltre, la RDC ha espresso la necessità di ottenere maggiori margini di manovra in termini di debito. Date le considerevoli esigenze infrastrutturali, gli attuali stanziamenti del FMI non sono sufficienti. Il Paese, che dispone ancora di una significativa capacità di debito, vorrebbe che le sue richieste fossero prese in considerazione in maniera più esaustiva.

Infine, l’incontro ha affrontato il tema dell’epidemia di vaiolo delle scimmie (Mpox) che imperversa attualmente nella RDC. Il governo si è espresso a favore di una struttura di sostegno rapido da parte del Fondo monetario internazionale per contribuire ad alleviare questa crisi sanitaria imprevista che sta incidendo sulle finanze pubbliche del paese.

Le proposte congolesi sono state accolte favorevolmente dalla delegazione del FMI, che si è impegnata a trasmettere tali richieste alle autorità competenti. È previsto un nuovo incontro martedì 10 settembre 2024 a Kinshasa, per proseguire e approfondire i negoziati. Queste discussioni promettono quindi di essere cruciali dal punto di vista dello sviluppo economico e della stabilità finanziaria della RDC.

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