Il ruolo della Procura nella Repubblica Democratica del Congo: tra potere esecutivo e potere giudiziario

Fatshimetria,

Nel complesso mondo della giustizia congolese, il ruolo della pubblica accusa è spesso oggetto di dibattito. È un organo del potere esecutivo o fa parte del potere giudiziario? La questione della natura giuridica del pubblico ministero rimane una delle principali preoccupazioni per gli attori del sistema giudiziario nella Repubblica Democratica del Congo.

Madame Rassat Laure, già nel 1967, metteva in discussione l’idea secondo cui i pubblici ministeri erano solo agenti del potere esecutivo. Secondo lei, anche i funzionari della Procura sono magistrati, guidati dal principio della legalità dei reati e delle pene. Pertanto, sono soggetti alla legge sullo status dei magistrati, sia nel loro lavoro nel gabinetto che durante le udienze.

Dopo la revisione dell’articolo 149 della Costituzione congolese e l’introduzione del principio di subordinazione gerarchica, il posto del pubblico ministero nell’amministrazione della giustizia è stato oggetto di numerose discussioni. Alcuni ritengono che l’accusa ricada sotto il potere esecutivo, mentre altri lo classificano più all’interno del potere giudiziario.

Il dibattito si cristallizza attorno alla questione dell’autorità del ministro della Giustizia sui pubblici ministeri. Ai sensi dell’articolo 70 della legge del 2013 sull’organizzazione e il funzionamento del Consiglio superiore della magistratura, i pubblici ministeri sono posti sotto l’autorità del ministro della Giustizia. Ma qual è la portata di questo potere ingiuntivo?

Alcuni esperti ritengono che l’autorità del ministro della Giustizia sui pubblici ministeri implichi la totale subordinazione di questi ultimi. Questa visione sembra però in contraddizione con l’articolo 70 che regola rigidamente il potere ingiuntivo del Ministro. Questi ultimi possono impartire direttive agli ufficiali della procura, ordinare procedimenti giudiziari ed esercitare il controllo sul loro operato, senza interferire con le decisioni disciplinari del Consiglio Superiore della Magistratura.

Il Consiglio Superiore della Magistratura, infatti, esercita il potere disciplinare sui pubblici ministeri. Qualsiasi inadempimento dei loro compiti li espone a sanzioni disciplinari, definite dalla legge sullo statuto dei magistrati. Pertanto, il ministro della Giustizia non può imporre sanzioni disciplinari ai pubblici ministeri, ma può deferire la questione al Consiglio superiore della magistratura in caso di colpa grave.

In conclusione, nella Repubblica Democratica del Congo resta attuale il dibattito sulla natura giuridica della Procura e sull’autorità del Ministro della Giustizia sui pubblici ministeri. È essenziale chiarire queste questioni per garantire l’indipendenza e l’imparzialità della procura nell’esercizio delle sue funzioni all’interno del sistema giudiziario congolese..

Dan IDIMA NKANDA, assistente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Kikwit, avvocato presso il tribunale e consulente presso Cabinet Intelligence Consulting sarl, fornisce preziose informazioni su queste questioni fondamentali della giustizia congolese.

Grazie per aver letto e a presto per nuove analisi.

Cordiali saluti,

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