Ad Afenifere in Nigeria soffia un vento di cambiamento

Sotto i riflettori dell’attualità politica nigeriana, sembra soffiare un vento di cambiamento all’interno dell’organizzazione socio-culturale Yoruba Afenifere. I dibattiti infiammano gli animi e fioccano le rivelazioni, evidenziando profondi disaccordi e nuove ambizioni politiche.

In un’intervista trasmessa in un programma televisivo nazionale a Lagos, il segretario nazionale di Afenifere, il giudice Faloye, ha espresso forti preoccupazioni sull’amministrazione del presidente Bola Tinubu, accusandola di scivolare verso un autoritarismo che ricorda l’era del generale Sani Abacha.

Faloye ha fortemente criticato il comportamento dell’amministrazione in carica dal 2023, definendo la sua azione un “disastro colossale”. Ha deplorato il clima repressivo che regna attualmente in Nigeria, denunciando gli arresti arbitrari e gli attacchi alle libertà civili, denunciando la deriva fascista.

L’economia a mezz’asta, gli oppositori perseguitati, i manifestanti incarcerati, la criminalizzazione delle manifestazioni pacifiche, tutte piaghe denunciate da Afenifere come abusi inaccettabili in una democrazia degna di questo nome. Aumentano le richieste di rilascio dei detenuti politici, mentre l’organizzazione avverte del pericolo imminente di un ritorno ai giorni bui della dittatura.

Di fronte a questa constatazione allarmante, Afenifere intende fare un passo decisivo entrando nell’arena politica. Sta prendendo forma il progetto di creare un partito politico con ideali progressisti, ispirato all’eredità di Obafemi Awolowo. Il desiderio di difendere la riforma costituzionale, la ristrutturazione del Paese e i valori democratici fondamentali guida questo approccio coraggioso.

Afenifere si distingue così dall’attuale leadership dell’All Progressives Congress (APC) guidato da Tinubu, criticandone fortemente gli orientamenti politici e la gestione del Paese. Le differenze all’interno dell’organizzazione sono palpabili, ma la direzione sembra chiara: un fermo impegno per una politica inclusiva, centrata sul benessere delle popolazioni e sulla prosperità condivisa.

La questione di una possibile scissione all’interno di Afenifere è stata sollevata, ma è stata subito accantonata da Faloye, che ha assicurato l’unità dell’organizzazione nonostante alcuni dissensi interni. L’impegno per una visione comune e un’azione collettiva rimane incrollabile, trasportato dal respiro del patrimonio Afenifere e dalle aspirazioni di un popolo in cerca di giustizia e progresso.

In questo periodo cruciale per la Nigeria, Afenifere si pone come baluardo contro gli eccessi autoritari e le ingiustizie sociali. La sua voce risuona come un appello alla resistenza e alla ricostruzione di un ordine politico basato sul rispetto dei diritti fondamentali e sulla partecipazione dei cittadini. La strada da percorrere si preannuncia lunga e irta di insidie, ma la speranza di un rinnovamento democratico rimane viva, sostenuta dalla volontà incrollabile di un popolo determinato a forgiare il proprio destino.

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