**La situazione degli agricoltori e degli allevatori nel territorio di Lubero, Nord Kivu**
La regione di Lubero, situata nella provincia del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo, si trova ad affrontare grandi sfide che influiscono notevolmente sulle attività imprenditoriali degli agricoltori e allevatori locali. I gruppi armati e i ricorrenti conflitti fondiari sono tra i fattori che contribuiscono a sconvolgere la vita quotidiana di queste popolazioni rurali, mettendo a rischio i loro mezzi di sussistenza.
Le testimonianze strazianti degli agricoltori della regione parlano di essere stati costretti a lasciare la propria terra a causa delle minacce poste dai gruppi armati. Questa situazione li costringe ad abbandonare le loro attività agricole, riducendo così la loro produzione e incidendo direttamente sul loro reddito. Molti agricoltori sono stati inoltre costretti a chiudere i loro pascoli, privando così la regione del Lubero della sua vitalità economica in termini di bestiame.
I conflitti fondiari, dal canto loro, privano gli agricoltori delle loro terre, gettandoli in un’incertezza permanente riguardo alla sicurezza delle loro aziende agricole. Alcuni sono costretti a pagare tasse illegali ai gruppi armati, accentuando ulteriormente la loro precarietà finanziaria.
Questa letargia economica osservata nella regione del Lubero riflette un’evidente assenza di autorità statale. Agricoltori e allevatori chiedono un ripristino urgente di questa autorità per garantire la loro sicurezza e la sostenibilità delle loro attività imprenditoriali.
L’impatto di questi disturbi sulla produzione agricola e pastorale è considerevole. Un tempo regione fiorente nell’allevamento del bestiame e nell’agricoltura, Lubero vede il suo potenziale ridotto dall’insicurezza e dai conflitti ricorrenti che minano la vita quotidiana delle popolazioni locali.
La testimonianza di Ndungo Manzekele Bosco, direttore dell’azienda agricola Tsitsanga Farm/MSK, illustra perfettamente le difficoltà incontrate dagli attori economici della regione. Creata nel 2000, questa azienda, che operava nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento e della trasformazione dei prodotti agricoli, ha dovuto chiudere i battenti un anno fa, facendo eco alla sofferenza degli attori delle economie locali che si trovano ad affrontare una situazione sempre più precaria.
Di fronte a questo stato di cose, appare essenziale che siano adottate misure per ripristinare la sicurezza e l’autorità statale nel territorio del Lubero, per consentire agli agricoltori e agli allevatori di riprendere le loro attività in un ambiente favorevole allo sviluppo economico e sociale della regione.