Gli orticoltori di N’sele: un grido d’allarme per il sostegno essenziale

A N’sele, nel comune di Kinshasa, nel cuore del sito di Kitengi, risuona un richiamo vibrante, quello delle donne ortolane. Queste donne forti e determinate, che ogni giorno modellano la terra per coltivare frutta e verdura, lanciano un grido d’allarme alle autorità della Repubblica Democratica del Congo. Hanno bisogno di sostegno materiale e finanziario per sostenere la loro attività e contribuire al benessere delle loro famiglie e della comunità nel suo complesso.

Marie Bengua, presidente degli orticoltori di N’sele, porta la voce di questi lavoratori della terra. Esprime con emozione le difficoltà incontrate quotidianamente, tra mancanza di finanziamenti e supervisione. Infatti, nonostante la loro dedizione e passione per l’agricoltura, queste donne si sentono abbandonate, abbandonate dalle autorità che faticano a riconoscere il loro ruolo cruciale nell’approvvigionamento alimentare della città.

Attraverso il loro duro lavoro, questi orticoltori contribuiscono alla sicurezza alimentare locale producendo un’ampia varietà di verdure. Tuttavia deplorano la mancanza di sussidi e di sostegno da parte delle autorità governative. Aspirano a una formazione professionale che consenta loro di modernizzare le loro pratiche e adattarsi alle sfide poste dai cambiamenti stagionali.

Attraverso le loro parole segnate da dignità e determinazione, le orticole di Kitengi riaffermano il loro impegno per la loro professione. Rifiutano le dimissioni e rivendicano il loro posto essenziale nel settore agricolo, motore dello sviluppo economico e sociale del Paese. Il loro appello è un appello alla solidarietà, al riconoscimento del loro lavoro e del loro contributo alla costruzione di una società più giusta ed equa.

In conclusione, è fondamentale che le autorità prendano coscienza dell’urgenza di agire a sostegno degli orticoltori di N’sele. Queste donne coraggiose meritano di essere ascoltate, sostenute e accompagnate nella loro nobile missione di nutrire la popolazione e di partecipare attivamente allo sviluppo della nazione congolese. La loro voce porta con sé la speranza per un futuro migliore, in cui il lavoro sulla terra sia valorizzato e celebrato nella giusta misura.

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