Il caso appena scoperto, che coinvolge un agente della polizia metropolitana che consiglia a un gruppo di donne nigeriane di non chiamare la polizia per denunciare abusi domestici ma di “gestire la situazione”, ha suscitato indignazione e sollevato interrogativi sulla cura delle vittime di violenza coniugale e domestica. Il video dell’incidente, che risale al 2018, è riemerso sui social media, riaccendendo le tensioni e attirando l’attenzione sulle pratiche di prevenzione della violenza domestica all’interno delle comunità minoritarie.
Nel video, un agente della polizia parla in inglese e yoruba, chiedendo alle donne di non chiamare la polizia in caso di violenza domestica, ma di “gestire la situazione”. Questa affermazione, considerata inappropriata e pericolosa da molti osservatori, ha portato a un’indagine in corso sul comportamento dell’ufficiale e a una rivalutazione delle politiche e delle pratiche per trattare le vittime di violenza domestica all’interno della polizia metropolitana.
Debbie Ariyo, direttrice esecutiva di Afruca, un’organizzazione per la protezione dell’infanzia, ha espresso sgomento per i commenti dell’ufficiale e ha sottolineato l’importanza di proteggere le vittime della violenza, in particolare donne e bambini appartenenti alle comunità minoritarie. Ha sottolineato che la violenza domestica non si limita alle aggressioni fisiche, ma comprende anche forme di abuso emotivo e culturale che possono avere conseguenze devastanti per le vittime.
Le statistiche indicano che le comunità nere sono particolarmente colpite dalla violenza domestica, con un alto tasso di vittime tra le donne nere. Debbie ha sottolineato che la violenza contro le donne nere viene spesso minimizzata o ignorata, nonostante queste donne corrano un rischio maggiore di diventare vittime di violenza domestica. Ha sottolineato la necessità di una maggiore consapevolezza e di una maggiore protezione per le donne nere e i loro figli.
Di fronte alle polemiche sul video, l’investigatore capo del caso ha chiarito che i commenti dell’ufficiale non corrispondono alla politica della Polizia Metropolitana sulla violenza domestica e che qualsiasi forma di abuso deve essere denunciata e trattata dalle autorità competenti. Ha sottolineato gli sforzi compiuti dalla polizia per combattere la violenza domestica e garantire la sicurezza delle vittime, in collaborazione con organizzazioni partner specializzate in questo settore.
Questo caso solleva questioni cruciali sulla cura delle vittime di violenza domestica nelle comunità minoritarie e sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza, di politiche inclusive e di tutele rafforzate per garantire la sicurezza e il benessere delle donne e dei bambini vulnerabili.