Fatshimetrie: coraggio singolare per l’uguaglianza LGBTQ+ ad Accra, Ghana

Fatshimetrie: una manifestazione solista per i diritti LGBTQ+ ad Accra, Ghana

La scena è stata allo stesso tempo coraggiosa e stimolante: Kadir Moro conclude una serie di proteste in solitaria per difendere i diritti delle persone LGBTQ+ ad Accra, la capitale del Ghana. Le sue azioni simboliche si sono svolte giovedì scorso, sullo sfondo di messaggi forti scritti su grandi cartelli. Affermazioni come “La giustizia inizia dove finisce la disuguaglianza” e “Giudicare gli altri per i loro peccati è semplicemente un atto di arroganza e orgoglio” danno il tono al suo impegno per l’uguaglianza.

Questa mobilitazione individuale fa seguito all’adozione di un disegno di legge anti-LGBTQ+ da parte del parlamento ghanese. Moro, che non fa parte della comunità LGBTQ+, ha deciso di prendere posizione per ciò che ritiene giusto. Secondo lui, questa legge è discriminatoria ed è tempo di alzare la voce a favore della tolleranza e dell’inclusione.

“Affermare che queste persone sono peccatori e dovrebbero andare in prigione, quando noi stessi siamo tutti peccatori? È perché sono una minoranza?” si chiese in Piazza Indipendenza di Accra, al termine della sua passeggiata solitaria.

Il disegno di legge, che prevede sanzioni più severe per le attività omosessuali – già illegali in Ghana – ha suscitato una forte condanna da parte di attori stranieri. Inoltre criminalizza la promozione, la difesa e il finanziamento dell’ideologia LGBTQ+ nel Paese dell’Africa occidentale.

Le conseguenze di questa legge si stanno già facendo sentire, secondo i gruppi per i diritti umani. Joseph Wemakor, direttore esecutivo di Human Rights Reporters Ghana, denuncia un aumento degli attacchi omofobici contro la comunità LGBTQ+ da quando la questione è emersa sulla scena pubblica.

Nel mese di agosto, il ministero delle Finanze del Ghana ha avvertito del rischio di perdere una notevole quantità di finanziamenti da parte delle banche internazionali. Il disegno di legge intitolato “Promozione dei diritti sessuali umani e dei valori della famiglia ghanese” si trova ad affrontare sfide legali sulla sua costituzionalità, lasciandolo pendente davanti alla Corte Suprema.

Moro, che aveva già manifestato in aprile ad Accra e in luglio a Cape Coast, racconta di aver scelto di indossare il rosa come simbolo d’amore. La sua singolarità e la sua determinazione nel far valere i diritti delle persone LGBTQ+ non sono passate inosservate.

Attraverso queste azioni solitarie, Kadir Moro evidenzia una lotta per l’uguaglianza e la diversità, sfidando le norme stabilite e chiedendo una società più inclusiva che rispetti la dignità di tutti. Il suo coraggio e la sua tenacia sono fonte di ispirazione, invitando tutti a difendere i diritti fondamentali di tutti, senza distinzioni o esclusioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *