Fatshimetrie 13 settembre 2024 – Gli Stati Uniti hanno recentemente espresso sostegno alla concessione di due nuovi seggi permanenti nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ai paesi africani. Questa dichiarazione è stata fatta da Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice degli Stati Uniti presso l’ONU, durante un discorso al Council on Foreign Relations.
Secondo la Thomas-Greenfield, questa proposta fa seguito al precedente annuncio del presidente americano Joe Biden a favore dell’ampliamento del Consiglio di Sicurezza. Attualmente l’Africa ha tre seggi non permanenti nel Consiglio, il che, secondo l’ambasciatore, non permette ai paesi africani di far sentire pienamente la propria voce.
Tuttavia, il diplomatico americano ha anche sottolineato che gli Stati Uniti sono contrari alla concessione del veto ai paesi africani che otterranno questi due nuovi seggi permanenti. Ha giustificato questa posizione affermando che la concessione di tale potere renderebbe inefficace il funzionamento del Consiglio di Sicurezza.
Questa posizione americana evidenzia le questioni di potere e di equilibrio all’interno delle Nazioni Unite. Il Consiglio di Sicurezza, istituito nel 1945, è composto da cinque membri permanenti con diritto di veto (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito) e dieci membri non permanenti senza tale privilegio.
Dal 1979 sono stati intrapresi diversi tentativi di riforma del Consiglio per renderlo più rappresentativo ed efficace. Nel 2005, i leader mondiali hanno avanzato una richiesta in tal senso, ma all’interno dell’Assemblea Generale persistono divisioni su come apportare questi cambiamenti.
Joe Biden, nel 2022, si era già espresso a favore di un aumento del numero dei membri permanenti e non permanenti nel Consiglio, includendo in particolare seggi permanenti per Germania, Giappone, India, Africa, America Latina e Caraibi.
Oltre a queste proposte, gli Stati Uniti hanno anche affermato il loro sostegno alla creazione di un ulteriore seggio a rotazione per i piccoli stati insulari in via di sviluppo, sottolineando l’importanza della loro voce nei dibattiti internazionali, in particolare sul cambiamento climatico.
È chiaro che la questione della riforma del Consiglio di Sicurezza dell’ONU resta un tema delicato, suscettibile di dar luogo a disaccordi tra i diversi Stati membri. Gli Stati Uniti, avanzando proposte concrete, mostrano il loro desiderio di modernizzare e adattare questo organismo alle sfide contemporanee.
In attesa di vedere come si evolveranno questi dibattiti in seno alle Nazioni Unite, la questione dei seggi permanenti per i paesi africani rimane al centro delle preoccupazioni degli attori internazionali, che cercano di garantire un’equa rappresentanza e di rafforzare il ruolo dell’Africa sulla scena mondiale.