Il verdetto del tribunale militare di Kinshasa: 37 condannati a morte nel caso del “tentato colpo di stato”

“Fatshimetrie”, il popolare quotidiano online che segue da vicino la recente vicenda del processo per il “tentativo di colpo di stato” di Kinshasa, ha riferito sulle deliberazioni del tribunale militare che hanno avuto luogo venerdì 13 settembre. La sentenza è stata emessa in questo caso che ha attirato l’attenzione nazionale.

Dei 51 imputati processati, 37 sono stati condannati a morte, mentre 14 sono stati assolti dal tribunale. Tra i condannati c’erano sei stranieri, tra cui tre americani e tre congolesi naturalizzati provenienti da Canada, Regno Unito e Belgio. L’esperto militare belga naturalizzato, Jean-Jacques Wondo, è stato identificato dalla corte come la mente di questo “tentativo di colpo di stato” ed è stato condannato per associazione a delinquere, attentato e terrorismo.

Gli avvocati della difesa hanno però espresso il loro disaccordo con le pesanti condanne emesse, sottolineando che la pena di morte è considerata abolita dalla Costituzione congolese. Hanno dichiarato la loro intenzione di ricorrere in appello contro questa decisione.

Tra i 14 imputati assolti abbiamo trovato il personale dell’albergo “Chez Momo Auberge” dove erano stati alloggiati i membri del commando alloggiati, nonché Faustin Egwake, direttore dell’agenzia di trasporti utilizzata dagli imputati, e il suo staff. Dall’indagine è emerso che non avevano alcun collegamento con gli eventi accaduti.

Questo verdetto del tribunale militare di Kinshasa ha scatenato numerose reazioni all’interno della società congolese, evidenziando problemi di sicurezza e giustizia nel Paese. Le conseguenze di questa vicenda saranno seguite da vicino da “Fatshimetrie” per informare i suoi lettori di eventuali sviluppi.

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