Confermato il primo caso di Mpox nella provincia di Lomami: grave allarme sanitario

“FATSHIMETRY CONFERMA IL PRIMO CASO DI MPOX NELLA PROVINCIA DI LOMAMI”

La provincia di Lomami, sotto il governatore ad interim Célestin Kayembe, è stata scossa da un annuncio molto preoccupante. Infatti, il primo caso del temuto Mpox, più comunemente chiamato vaiolo delle scimmie, è stato confermato nella zona sanitaria di Kabinda, più precisamente nell’area sanitaria di Nkumba, nel villaggio di Kampoto II. La notizia è stata rivelata nel corso di un incontro con la stampa giovedì scorso.

Oltre a questo caso accertato, sono stati individuati altri ventiquattro casi sospetti in diverse zone sanitarie della provincia. I campioni sono stati prelevati e inviati all’Istituto Nazionale di Ricerca Biomedica (INRB) per analisi approfondite. Di questi casi sospetti, otto sono stati identificati nella zona sanitaria di Kabinda, sei nella zona sanitaria di Kamana e cinque nella zona sanitaria di Mwene-Ditu. Fortunatamente, le zone sanitarie di Kalambayi, Kalonda East Makota, Ludimbi Lukula e Mulumba fino ad oggi non hanno segnalato alcun caso sospetto.

Di fronte a questa situazione allarmante, il governatore ad interim invita la popolazione ad adottare misure rigorosamente precauzionali per arginare la diffusione di questa epidemia. Sottolinea l’importanza di consultare un centro sanitario non appena compaiono sul corpo sintomi come febbre, mal di testa, dolori muscolari e comparsa di brufoli.

È essenziale che ognuno si assuma le proprie responsabilità individuali nella lotta contro questa malattia e mostri solidarietà per proteggere la comunità nel suo insieme. Consapevolezza e informazione sono le chiavi per combattere efficacemente il Mpox ed evitarne la diffusione incontrollata.

In questi tempi di crisi sanitaria, la collaborazione di tutti è essenziale per prevenire la diffusione di malattie come il vaiolo delle scimmie. Rimaniamo vigili, rispettiamo le indicazioni delle autorità e agiamo insieme per tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari.”

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