Sfide per le squadre africane che giocheranno in casa nelle qualificazioni CAN 2025

L’articolo di Fatshimetrie evidenzia un punto cruciale riguardo alle sfide che molte squadre africane devono affrontare nell’organizzazione delle partite casalinghe durante le qualificazioni al CAN 2025. La questione delle infrastrutture sportive adeguate è al centro delle attuali questioni calcistiche nel continente.

È innegabile che giocare le partite casalinghe negli stadi approvati dalla CAF dà un netto vantaggio alle squadre che ne hanno l’opportunità, come i Pardi della RDC. La possibilità di giocare in strutture di standard internazionale è un lusso raro per molte nazioni africane, che si ritrovano costrette a giocare su terreno neutrale o addirittura in altri paesi.

In un momento in cui la CAF richiede standard elevati per le sue competizioni, è imperativo che le federazioni nazionali investano maggiormente nello sviluppo delle infrastrutture sportive. L’approvazione temporanea di alcuni stadi evidenzia la necessità di migliorare la qualità delle strutture, sia in termini di campo, strutture interne o sicurezza.

La constatazione è chiara: quasi la metà delle federazioni affiliate alla CAF non sono in grado di ospitare partite internazionali in casa a causa di infrastrutture inadeguate. Ciò solleva interrogativi sull’impegno delle autorità pubbliche e degli organismi sportivi per lo sviluppo del calcio africano. È essenziale compiere ulteriori sforzi per garantire condizioni ottimali alle squadre che rappresentano il proprio Paese sulla scena continentale.

In definitiva, la crescente richiesta di standard per l’organizzazione delle partite di calcio in Africa è un passo nella giusta direzione. Ciò incoraggia federazioni e governi a investire in infrastrutture di qualità, a beneficio di tutto il calcio africano. È fondamentale mettere in atto misure concrete per consentire a tutte le squadre del continente di giocare in condizioni ottimali e per evidenziare il potenziale del calcio africano sulla scena internazionale.

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