Nell’ambito del tragico evento accaduto in Guinea, l’ex colonnello Claude Pivi, coinvolto nel massacro del 28 settembre 2009, è stato recentemente estradato in Guinea dopo essere stato arrestato in Liberia. La sua estradizione ha suscitato forti reazioni e ha sollevato diversi interrogativi riguardo al suo luogo di detenzione. Informazioni contrastanti sono circolate per tutta la giornata, prima che fosse finalmente confermata che Claude Pivi si trovava nel carcere di Coyah, a una cinquantina di chilometri da Conakry.
La prigione di Coyah, recentemente ricostruita, è considerata moderna e sicura e fornisce un ambiente favorevole alla detenzione dell’ex fuggitivo. Questo nuovo discorso contraddice le prime dichiarazioni del procuratore militare di Conakry, il quale aveva annunciato che Claude Pivi era stato rinviato nel carcere centrale della capitale guineana. Questo cambiamento di opinione ha seminato dubbi e alimentato speculazioni sul reale luogo di detenzione dell’ex colonnello.
Anche l’avvocato di Claude Pivi ha contribuito alla confusione dichiarando inizialmente che il suo cliente non era stato trovato nella prigione centrale di Conakry, per poi indicare in seguito che si trovava a Coyah. Questo dietrofront è stato confermato dal ministro della Giustizia, il quale ha rivelato che Claude Pivi era effettivamente detenuto in questo istituto penitenziario.
Secondo l’avvocato Claude Pivi soffre di problemi di salute, in particolare di diabete acuto che richiede un adeguato monitoraggio medico. Questa condizione sarebbe stata un elemento chiave che avrebbe permesso alle autorità liberiane di localizzare l’ex colonnello, ponendo così fine alla sua fuga durata circa un anno. Nonostante il suo stato di salute precario, l’avvocato ha precisato che Claude Pivi sta “meglio” e che potrà ricevere visite a partire dal giorno successivo.
Un’informazione controversa riguardava l’arresto del figlio di Claude Pivi, Verny Pivi, contemporaneamente a suo padre. Tuttavia, diverse fonti hanno negato questa affermazione, evidenziando discrepanze nelle dichiarazioni ufficiali relative al caso.
In conclusione, l’estradizione di Claude Pivi e la sua detenzione nel carcere di Coyah hanno innescato una serie di colpi di scena e speculazioni. La confusione che circonda il suo luogo di detenzione e le controversie legate a questo caso sottolineano l’importanza della trasparenza e della comunicazione chiara da parte delle autorità giudiziarie.