Tasse governative, causa principale del caro carburante: rivelazione del segretario generale dell’OPEC

Nel mondo complesso e interconnesso dell’industria petrolifera, gli alti prezzi del carburante spesso alimentano accesi dibattiti e accuse contro i produttori di petrolio. Tuttavia, una recente dichiarazione del segretario generale dell’OPEC Haitham Al Ghais getta nuova luce sulla questione, rivelando che in realtà sono le tasse governative le principali responsabili degli alti prezzi del carburante, non i produttori di petrolio.

Contrariamente alla credenza popolare, i paesi produttori di petrolio come la Nigeria non beneficiano in modo significativo dalla vendita al dettaglio di carburante. È piuttosto nei paesi consumatori di petrolio che si accumulano le entrate generate dalle massicce tasse.

“Le entrate vengono spesso generate, ma vengono raccolte principalmente dai grandi paesi consumatori di petrolio attraverso la tassazione”, ha affermato Al Ghais.

Tra il 2019 e il 2023, i paesi dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) hanno intascato circa 1,915 miliardi di dollari in più all’anno dai prodotti petroliferi rispetto ai membri dell’OPEC.

Nel 2023, le tasse rappresentavano circa il 44% del prezzo finale del carburante nei paesi OCSE, con alcuni paesi europei che mostravano cifre superiori al 50%.

Questi dati evidenziano il fatto che sono le tasse a influenzare principalmente il prezzo del carburante alla pompa, non i prezzi del petrolio greggio o i margini di raffinazione.

Al Ghais ha sottolineato che l’alto costo del carburante in Nigeria e nel mondo riflette una combinazione di prezzi del petrolio greggio, raffinazione, trasporto e soprattutto tasse.

Nel solo Regno Unito, si prevede che le tasse sul carburante genereranno entrate per 24,7 miliardi di sterline per l’anno 2023-2024, illustrando la tendenza globale dei governi a guadagnare entrate dai prodotti petroliferi.

Mentre i paesi produttori di petrolio traggono vantaggio dalle vendite di petrolio, una parte significativa di questi ricavi viene reinvestita nell’esplorazione, nella produzione e nelle infrastrutture per garantire la continuità dell’offerta e la stabilità del mercato.

Al Ghais ha chiesto un cambio di paradigma per riconoscere il ruolo della tassazione nella fissazione dei prezzi del carburante e ha sostenuto una comprensione più sfumata dell’ecosistema energetico, in cui consumatori e produttori sono attori critici.

È quindi fondamentale tenere conto delle complesse dinamiche che governano i prezzi dei carburanti e considerare le implicazioni in termini di costi delle politiche fiscali per i consumatori. Una visione olistica dell’intero settore petrolifero è essenziale per attuare misure efficaci ed equilibrate a beneficio dell’intera catena del valore.

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