La recente sentenza della Corte Federale di Abuja sul caso dei 27 membri dell’Assemblea dello Stato di Rivers ha suscitato forti reazioni all’interno della classe politica. Il Partito Popolare d’Azione (APP) ha espresso disappunto per la sentenza della corte, che ha dichiarato che la partenza dei parlamentari è una questione preelettorale.
In un comunicato stampa emesso dal suo presidente nazionale, Maitre Uche Nnadi, l’APP ha chiarito la sua intenzione di impugnare questa decisione davanti a un tribunale superiore. Secondo lui è inaccettabile considerare il cambiamento dell’appartenenza politica dei deputati come una questione preelettorale, anche se non sono ancora stati eletti.
Questa interpretazione va contro la Costituzione, ritiene il Maestro Nnadi. Sottolinea il carattere discutibile della decisione della Corte e afferma che l’APP ricorrerà in appello per far valere le proprie argomentazioni. “Come possiamo affermare che un individuo non eletto possa cambiare partito politico ancor prima di essere eletto? Ciò va contro lo spirito democratico e il rispetto della volontà popolare”, si indigna il presidente dell’APP?
La questione centrale sollevata da questo caso è quella della chiara definizione delle regole relative alle defezioni politiche e del loro impatto giuridico. Se la Corte si è pronunciata a favore dei deputati uscenti, affermando che la loro partenza era una questione pre-elettorale, è evidente che tale giudizio non è unanime e solleva interrogativi sulla separazione dei poteri e sul rispetto dei principi democratici.
È essenziale che le decisioni giudiziarie si basino su un’interpretazione obiettiva ed equa della legge, senza tradire lo spirito delle istituzioni democratiche. Qualunque sia l’esito di questo appello, è essenziale garantire la stabilità e l’integrità del processo elettorale, assicurando che le decisioni legali rispettino le norme costituzionali e il principio fondamentale della democrazia.