Kananga, 20 settembre 2024
A Kananga, nel cuore del Kasai Centrale nella Repubblica Democratica del Congo, è stato presentato all’assemblea provinciale un memorandum che evidenzia la precarietà in cui si trovano gli insegnanti della 31a Comunità Presbiteriana del Congo (CPC). Questa indagine, condotta dai membri di questa comunità, rivela condizioni di vita allarmanti per questi attori chiave dell’istruzione.
Secondo il portavoce dei manifestanti, Augustin Malemba, la situazione è critica. La chiusura delle sedi del coordinamento scolastico nel loro settore ha gettato i nuovi insegnanti e gli agenti non retribuiti in una profonda precarietà. Tale chiusura, infatti, ha avuto ripercussioni dirette sulla preparazione dell’anno scolastico 2024-2025, lasciando gli insegnanti senza direttive né mezzi per iniziare adeguatamente l’anno.
La ricezione di questo memorandum da parte del relatore dell’assemblea provinciale, Anaclet Muyaya, ha segnato l’inizio di una presa di coscienza collettiva. Muyaya si è impegnato a trasmettere questo documento al più presto possibile alla direzione del Kasaï Central affinché si possa trovare una soluzione urgente. Ha sottolineato l’importanza di garantire condizioni di lavoro dignitose agli insegnanti, sottolineando che il futuro dei giovani di questa regione dipende dal loro impegno e dal loro benessere.
Questa situazione allarmante solleva interrogativi cruciali sull’importanza di sostenere e valorizzare la professione dell’insegnante. Gli insegnanti svolgono un ruolo essenziale nella formazione delle generazioni future ed è fondamentale fornire loro un ambiente favorevole al loro sviluppo professionale. Trascurando le condizioni di lavoro degli insegnanti si mette a rischio l’educazione dei bambini, compromettendo così il futuro di un’intera comunità.
È tempo di agire e riconoscere il valore inestimabile degli insegnanti. Meritano non solo di essere sostenuti finanziariamente, ma anche di essere rispettati e valorizzati per il loro contributo essenziale alla società. Garantendo condizioni di lavoro dignitose agli insegnanti, stiamo investendo nell’istruzione e quindi nel futuro del nostro Paese. È nostro dovere tutelare e promuovere il settore dell’istruzione, perché è attraverso l’istruzione che si costruisce un futuro migliore per tutti.