Arresti arbitrari nella RDC: richiesta urgente per il rilascio degli attori politici nel Nord Kivu

“Arresti arbitrari di attori politici nella RDC: l’appello per la liberazione della federazione del Nord Kivu”

Nel cuore della Repubblica Democratica del Congo si leva un vento di protesta contro gli arresti arbitrari di attori politici. Al centro di questa lotta per la giustizia e la libertà di espressione, il partito politico “Alleanza per il cambiamento” di Jean Marc Kabund a Kabund, rappresentato dalla sua federazione del Nord Kivu, denuncia con forza queste pratiche repressive e chiede l’intervento della comunità internazionale per ottenere il rilascio dei suoi membri ingiustamente detenuti nella prigione centrale di Makala.

È attraverso un atto forte che questo partito ha deciso di portare la sua voce oltre i confini nazionali: la presentazione di un memorandum al capo della sede della MONUSCO/Goma. Questa azione simbolica, realizzata venerdì 20 settembre, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sugli abusi autoritari in corso nella RDC e ad ottenere un sostegno concreto per porre fine agli arresti arbitrari e alle detenzioni politiche.

Christian Lukamba, presidente della federazione del Nord Kivu, ha colto l’occasione della recente visita del vice segretario generale delle Nazioni Unite per le operazioni di mantenimento della pace, Jean-Pierre Lacroix, per rafforzare l’appello alla liberazione dei suoi compagni politici. Questo incontro strategico dimostra l’importanza della mobilitazione internazionale di fronte alle violazioni dei diritti fondamentali e alla repressione dell’opposizione politica nella RDC.

Pertanto, la lotta per il rilascio degli attori politici detenuti illegalmente nella Repubblica Democratica del Congo si sta intensificando, guidata dalla determinazione e dalla resilienza di coloro che rifiutano di rimanere in silenzio di fronte all’ingiustizia. La solidarietà internazionale e l’impegno delle organizzazioni umanitarie sono essenziali per garantire il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto in un Paese afflitto da tensioni politiche e sociali.

In definitiva, il messaggio è chiaro: la voce degli oppressi non può essere messa a tacere e l’appello per il rilascio dei prigionieri politici nella RDC risuona come un appello alla dignità e alla democrazia. La posta in gioco è alta e mobilitare l’opinione pubblica mondiale è fondamentale per garantire un futuro più giusto e libero a tutti i cittadini congolesi”.

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