Nelle prime ore del mattino a Benin City, presso la sede della Commissione elettorale nazionale indipendente (INEC), si è svolta una scena spettacolare che ha coinvolto il governatore Godwin Obaseki. Intorno alle 4:10 del mattino, si è sviluppata una situazione di tensione quando il governatore Obaseki è stato costretto a lasciare i locali dal DIG Frank Mba, un alto funzionario della sicurezza.
La situazione è iniziata intorno alle 2 del mattino quando il governatore Obaseki è entrato inaspettatamente nei locali dell’INEC per protestare contro quelle che ha descritto come anomalie nella tabulazione dei risultati di alcuni governi locali, in particolare Oredo. Nonostante le notizie secondo cui la sua presenza non era richiesta e che doveva andarsene, il governatore è rimasto indietro.
Circa un’ora dopo, una squadra congiunta di agenti di polizia guidati da DIG Frank Mba e soldati è intervenuta sulla scena. Alle 4:10, il governatore è stato scortato fuori dall’edificio da agenti di sicurezza che gli hanno gridato di andarsene. Poco prima che DIG Mba conducesse Obaseki fuori, il segretario nazionale dell’All Progressives Congress, Surajudeen Basiru, ha detto ai giornalisti che il governatore non aveva motivo di essere lì, descrivendo il suo atto come un abuso di potere.
Nel frattempo, i membri dell’All Progressives Congress, guidati dal vicepresidente di Monday Okpebholo, l’onorevole Dennis Idahosa, hanno organizzato una protesta fuori dai locali dell’INEC intorno alle 3:30 per chiedere le dimissioni del governatore Godwin Obaseki. Idahosa ha protestato fortemente, dicendo che il governatore non aveva la legittimità di restare e chiedendo la sua immediata cacciata.
I manifestanti hanno tentato più volte di entrare nei locali dell’INEC, ma il loro accesso è stato bloccato. Questa serie di eventi ha creato tensioni palpabili nella regione, evidenziando le tensioni politiche e le questioni legate alle elezioni. In definitiva, questo confronto evidenzia l’importanza cruciale del rispetto delle procedure elettorali e del mantenimento dell’ordine durante le elezioni, al fine di garantire un processo democratico trasparente ed equo.