Dopo diversi anni di lotta per il riconoscimento dei loro diritti e la piena inclusione nella società, le persone sorde nella Repubblica Democratica del Congo hanno recentemente espresso le loro preoccupazioni durante il lancio delle attività della Settimana Internazionale dei Sordi a Kinshasa. Di fronte a questa manifestazione, i membri della comunità dei non udenti hanno voluto evidenziare gli ostacoli che incontrano quotidianamente per accedere ai servizi sociali di base.
Uno dei punti principali sollevati dai rappresentanti dell’Associazione Nazionale dei Sordi del Congo (ANSCO) riguarda la barriera di comunicazione esistente tra le persone sorde e il resto della società. Questi individui, infatti, utilizzano il linguaggio dei segni per esprimersi, una forma di comunicazione che non sempre viene compresa o presa in considerazione dalla popolazione generale. Chiedono quindi il riconoscimento ufficiale della lingua dei segni come lingua nazionale, al fine di facilitare la loro integrazione e le interazioni sociali.
Inoltre, le persone sorde hanno anche sottolineato la necessità di un accesso equo alle informazioni, alla formazione, alle cure mediche, all’istruzione e ad altri servizi essenziali. Insistono sul fatto che il loro inserimento nella società contribuirebbe allo sviluppo positivo della comunità congolese, mettendo in risalto le loro competenze, la loro professionalità e il loro impegno nella difesa dei loro diritti.
Per sostenere questa legittima richiesta, il Segretario generale del Ministero delle persone con disabilità (PVH) ha raccomandato che la lingua dei segni venga ufficialmente riconosciuta come la quinta lingua nazionale del Paese, insieme al lingala, allo swahili, al kikongo e al tshiluba. Questa misura garantirebbe pari opportunità e l’effettiva inclusione delle persone sorde in tutti gli aspetti della vita sociale e professionale.
Allo stesso tempo, il Ministero del PVH ha presentato il primo dizionario della lingua dei segni congolese, un significativo passo avanti nella promozione della diversità linguistica e culturale del Paese. Questa iniziativa segna un passo importante verso la promozione e la preservazione della ricchezza comunicativa delle persone sorde, favorendone al contempo la partecipazione attiva nella società.
In un contesto segnato dalla diversità linguistica e culturale della Repubblica Democratica del Congo, il riconoscimento della lingua dei segni come elemento essenziale dell’identità delle persone sorde è un passo cruciale verso una società più inclusiva e rispettosa della diversità umana. È lavorando insieme per promuovere l’inclusione attraverso il linguaggio dei segni che potremo costruire un futuro più giusto e unito per tutti i cittadini congolesi, qualunque sia la loro modalità di comunicazione.