Fatshimetrie, 23 settembre 2024: Ieri, a Kinshasa, si è tenuto presso la sede della Missione ONU un workshop di capitale importanza per sensibilizzare i giovani e gli attori della società civile congolese sulla lotta alla disinformazione e all’incitamento all’odio. Questo evento riecheggia questioni attuali nella società, in particolare in termini di promozione della pace e lotta alla diffusione di false informazioni.
Il workshop ha evidenziato due aspetti essenziali: la disinformazione e l’incitamento all’odio. David Fundi, membro della divisione comunicazioni strategiche della MONUSCO, ha sottolineato che la disinformazione consiste nel desiderio deliberato di diffondere informazioni false. Ha inoltre evidenziato l’incitamento all’odio, definito come qualsiasi comunicazione con connotazioni negative e discriminatorie nei confronti di specifici gruppi di popolazione come razza, religione o etnia.
La signora Mado Sakaji, della sezione impresa e sensibilizzazione della divisione informazione pubblica della MONUSCO, ha insistito sull’importanza di adottare un approccio critico nei confronti dei contenuti condivisi sui social network. Ha sottolineato la necessità di verificare le fonti di informazione, analizzare in modo obiettivo e usare giudizio per combattere la diffusione della disinformazione.
Inherit Konde, promotore dell’iniziativa “Pamoja Day”, ha lanciato un vibrante appello a tutti i settori della società affinché lavorino insieme per promuovere la pace e respingere l’incitamento all’odio. Ha sottolineato l’importanza di promuovere la coesione sociale e combattere l’informazione fuorviante per costruire un futuro comune e armonioso.
Questo workshop, organizzato a margine del progetto “Pamoja Day” di Tobongisa Asbl in collaborazione con diversi partner come la Fondazione Jean Claude Sungula, il Segretariato Tecnico Nazionale 2250, MONUSCO e altre organizzazioni impegnate, segna un passo significativo nella sensibilizzazione verso questioni cruciali per la società congolese.
In conclusione, la lotta alla disinformazione e all’incitamento all’odio richiede l’impegno di tutti. Sviluppando il pensiero critico e promuovendo il dialogo, gli attori della società civile possono contribuire a promuovere una cultura di pace e tolleranza, essenziale per costruire una società illuminata e unita.