**Fatshimetria**
Nel Sud Kivu persiste la tensione, mentre il braccio di ferro tra il sindacato degli insegnanti e le autorità provinciali dell’EPST sembra lungi dal portare ad un compromesso. In un recente incontro a Bukavu i due partiti non sono riusciti a trovare un accordo sulla sospensione dello sciopero degli insegnanti.
I rappresentanti sindacali hanno esposto le difficoltà incontrate dagli insegnanti congolesi e hanno sottolineato che solo l’approvazione dell’editto che stanzia i fondi per le rette innovative nelle province potrà salvare l’anno scolastico in corso. Le richieste degli insegnanti, che chiedono un aumento di stipendio di 500 dollari, si sono scontrate con la proposta delle autorità di pagare un aumento di 50.000 franchi congolesi, ovvero meno di 100 dollari. Questa disparità di cifre ha suscitato frustrazione tra gli scioperanti, che mantengono la loro posizione e si rifiutano di porre fine al movimento lanciato durante l’assemblea generale.
Jacques Cirimwami, segretario provinciale del SYNECAT, ha espresso la posizione del sindacato dichiarando: “Non possiamo porre fine allo sciopero deciso democraticamente dagli insegnanti. L’offerta del governo, sebbene simbolica, non risponde alle legittime aspettative della professione. Lo faremo restare uniti alla decisione della base.
Di fronte a questa impasse, la comunità educativa del Sud Kivu resta mobilitata, consapevole delle questioni sociali ed economiche legate a questa lotta per un migliore riconoscimento e remunerazione del proprio lavoro. Le sfide restano numerose, ma resta intatta la determinazione degli insegnanti ad ottenere un giusto compenso per la loro dedizione all’educazione delle generazioni future.
In un Paese in cui l’istruzione è una questione cruciale per lo sviluppo e il futuro della nazione, la risoluzione di questo conflitto assume una dimensione essenziale. È fondamentale che le autorità prendano in considerazione le legittime richieste degli insegnanti e lavorino per trovare soluzioni durature per garantire un futuro migliore ai giovani congolesi.