Gli insegnanti delle scuole pubbliche di Yakoma e della provincia educativa di North Ubangi 2 hanno orchestrato questo lunedì, 23 settembre, una manifestazione di portata senza precedenti per denunciare il mancato pagamento dei loro stipendi, gettando così il settore dell’istruzione in uno stato di paralisi preoccupante .
Più di duemila insegnanti delle scuole primarie e secondarie hanno deciso di prendere d’assalto le strade di Yakoma per esprimere la loro insoddisfazione per il ritardo nel pagamento dei loro stipendi per i mesi di settembre 2023, agosto e settembre 2024. Questa situazione insostenibile ha spinto questi professionisti dell’istruzione a scioperare e esigere un intervento immediato da parte delle autorità competenti.
L’ispettore sindacale della provincia educativa del Nord-Ubangi 2, Nicolas-Précieux Nvale Ndonda, ha sottolineato l’importanza di questa marcia dichiarando: “Oggi, più di 2000 insegnanti si sono mobilitati a Yakoma per far sentire la loro voce. Non possiamo più tollerare questo ritardo pagamento che compromette non solo il nostro futuro, ma anche quello dei nostri studenti.
Questo movimento di protesta mira anche a denunciare il ruolo della Caritas, organizzazione responsabile del pagamento degli stipendi da parte del governo, ma accusata di non agire in modo trasparente ed efficace in questa gestione. Gli insegnanti chiedono quindi la risoluzione del contratto che lega il governo alla Caritas, sostenendo di non avere più fiducia che questo ente garantisca la loro retribuzione in modo regolare e puntuale.
Di fronte a questa situazione preoccupante, le scuole pubbliche della regione si ritrovano paralizzate, privando migliaia di studenti del diritto all’istruzione. Questa crisi solleva importanti questioni sulla gestione delle risorse umane e finanziarie nel settore dell’istruzione nella RDC, evidenziando le difficoltà che gli insegnanti affrontano quotidianamente.
È urgente adottare misure concrete per risolvere questa situazione e garantire agli insegnanti il pagamento regolare degli stipendi. Perché, ricordiamolo, l’istruzione è un pilastro fondamentale per lo sviluppo di un Paese, ed è fondamentale sostenere e promuovere chi dedica la propria vita alla formazione delle generazioni future.