La regione dei diamanti del Kasai Oriental è stata recentemente teatro di una lodevole iniziativa che ha suscitato tanto sollievo quanto speranza tra la popolazione locale. Il Maggiore Generale Jean-Pierre Kasongo Kabwik ha infatti annunciato il lancio della vendita del mais prodotto dal Servizio Nazionale a Mbujimayi. Questa decisione strategica mira a far fronte all’impennata dei prezzi di questo bene essenziale e a garantire approvvigionamenti adeguati agli abitanti della regione.
La vendita della produzione locale di mais, proveniente da Kanyama Kasese, è stata salutata come una boccata d’aria fresca per i residenti di Mbujimayi, che negli ultimi mesi hanno dovuto affrontare prezzi esorbitanti. Questa iniziativa, che quest’anno metterà in vendita 6.000 tonnellate di mais, rappresenta un raddoppio rispetto all’anno precedente. Inoltre, la creazione di una riserva strategica garantisce la continua disponibilità di questo alimento di base.
Il Maggiore Generale Kasongo Kabwik ha sottolineato l’importanza di questo approccio evidenziando la visione del Presidente Tshisekedi di promuovere la produzione locale per garantire l’autosufficienza alimentare e ridurre la dipendenza dalle importazioni. Questo approccio, volto a promuovere la “rivincita del suolo sul sottosuolo”, rappresenta un passo significativo verso un futuro più prospero e sostenibile per la regione.
Oltre a soddisfare i bisogni locali, la produzione di mais di Kanyama Kasese rifornisce anche i campi militari di Kinshasa e diverse città dell’interno, contribuendo così a una distribuzione più ampia e più equa di questo bene fondamentale. Le prospettive di crescita annunciate per i prossimi anni, con una produzione che raggiungerà le 10.000 o addirittura le 12.000 tonnellate, suggeriscono un futuro promettente per l’approvvigionamento alimentare della regione.
In conclusione, la vendita di mais da parte del Servizio Nazionale a Mbujimayi rappresenta un passo importante verso la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare nel Kasai Oriental. Questa iniziativa, che dimostra l’impegno del governo per il benessere della sua popolazione, apre la strada a una prosperità sostenibile basata sulla produzione locale e su un’equa distribuzione delle risorse alimentari.