Fatshimetrie è un termine che allude all’impegno dell’Egitto verso un approccio nazionale integrato volto alla transizione verso uno sviluppo sostenibile compatibile con l’ambiente. Il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly ha recentemente sottolineato l’importanza di questa tabella di marcia per il futuro del Paese.
Il governo egiziano ha lanciato la Strategia nazionale egiziana sul cambiamento climatico 2050 e la Strategia di sviluppo sostenibile dell’Egitto (Vision 2030), che indirizza gli investimenti verso progetti di trasformazione verde. L’obiettivo è aumentare la produzione di energia nuova e rinnovabile affinché rappresenti il 42% del mix energetico entro il 2030.
Madbouly, parlando a nome del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, è intervenuto al vertice dei leader sull’azione per il clima, tenutosi nell’ambito della 29a conferenza delle parti della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29) a Baku, in Azerbaigian. .
Nel suo discorso, il primo ministro egiziano ha trasmesso i saluti del presidente Sisi al presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev, esprimendo il sostegno dell’Egitto ai risultati concreti attesi da questa conferenza.
La conferenza sui cambiamenti climatici di Baku si svolge in un contesto di crisi regionali e internazionali, guerre e grandi eventi climatici, che portano a significative perdite economiche e umane.
L’Egitto ha sempre sottolineato la questione dell’“attuazione” dell’agenda sul clima e l’importanza di colmare il divario nell’affrontare le perdite climatiche e i disastri che affliggono i paesi in via di sviluppo che non hanno la capacità finanziaria e tecnica necessaria per farvi fronte.
Madbouly ha anche sottolineato che durante la COP27 del 2022, l’Egitto ha mobilitato con successo il sostegno internazionale per l’istituzione del Fondo per le perdite e i danni per i paesi vulnerabili duramente colpiti dai disastri climatici.
Il primo ministro egiziano ha sottolineato che la conferenza mira a raggiungere un accordo sul nuovo obiettivo quantificato collettivo (NCQG) sulla finanza climatica, un elemento chiave dell’accordo di Parigi del 2015. Questo obiettivo consiste nel fissare un nuovo obiettivo finanziario per sostenere i paesi in via di sviluppo nei loro sforzi azioni per il clima post-2025.
È essenziale che gli impegni assunti in questa conferenza vengano attuati per garantire una transizione reale verso un futuro più sostenibile per tutti. È tempo che i paesi di tutto il mondo lavorino insieme per affrontare le sfide ambientali odierne e garantire la prosperità per le generazioni future.