“Il misterioso presunto rapimento dell’eminente politico dell’opposizione ugandese Kizza Besigye a Nairobi non ha solo scosso la regione dell’Africa orientale, ma ha anche gettato luce sulle complesse relazioni tra i paesi confinanti. L’annuncio del governo keniota di un’indagine in corso ha alimentato la situazione fiamme del dibattito sulla protezione dei dissidenti stranieri sul suolo keniano.
Kizza Besigye, a lungo critico del presidente ugandese Yoweri Museveni, è scomparso sabato scorso durante la presentazione di un libro nella capitale del Kenya. La sua ricomparsa mercoledì davanti a un tribunale militare in Uganda, dove era stato accusato in particolare di possesso illegale di armi da fuoco, ha sollevato dubbi sulle circostanze del suo ritorno.
Questo sviluppo avviene in un contesto di relazioni tese tra i due paesi, alimentate dalle accuse di collusione tra Nairobi e Kampala nel trasferimento dei dissidenti politici. Gruppi per i diritti umani puntano il dito contro il Kenya per il suo presunto “patrocinio” nei confronti delle potenze straniere nel consegnare i propri oppositori politici.
Kizza Besigye, che una volta prestò servizio come medico personale di Museveni negli anni ’80, quando quest’ultimo era ancora un leader ribelle, è stato arrestato più volte per le sue critiche al governo e alle politiche autoritarie del presidente. Avendo gareggiato e perso contro Museveni quattro volte dal 1986, Besigye ha continuamente contestato i risultati elettorali accusando frodi e intimidazioni sugli elettori.
Il nuovo elenco delle accuse sostiene che Besigye è stato trovato a Nairobi in possesso di una pistola e otto cartucce. Si presume che stesse cercando sostegno per minare la sicurezza militare dell’Uganda. Eppure la moglie di Besigye, Winnie Byanyima, direttore esecutivo dell’UNAIDS, dice che suo marito non possiede un’arma da più di 20 anni e insiste perché venga processato in un tribunale civile.
Besigye, 68 anni, dovrebbe rimanere detenuto nella prigione di Luzira a Kampala fino al 2 dicembre. Il governo di Museveni è stato ripetutamente accusato di violazioni dei diritti umani contro i leader dell’opposizione e i loro sostenitori, accuse che respinge.”
Questo testo cerca di analizzare in modo obiettivo la situazione attuale evidenziando le questioni politiche e diplomatiche alla base di questa controversa vicenda.