**Fatshimetria: la lotta alla violenza sessuale e il silenzio delle vittime**
L’impegno contro la violenza sessuale e la violenza di genere è al centro delle preoccupazioni della nostra società. È in questo contesto che la vicepresidente dell’assemblea provinciale dell’Alto Katanga, Liliane Komba, è intervenuta recentemente per denunciare il silenzio che circonda molte vittime di questi atti spregevoli.
Nel lanciare la campagna di attivismo di 16 giorni contro la violenza sessuale a Lubumbashi, Liliane Komba ha sottolineato con forza l’importanza di rompere questo silenzio, che rende le vittime ancora più vulnerabili. Ha sottolineato la necessità di denunciare gli autori di queste violenze, sottolineando che solo la giustizia può consentire alle vittime di ricostruire e sopravvivere.
È fondamentale aumentare la consapevolezza sulle leggi e sugli strumenti giuridici volti a proteggere le donne e le ragazze. L’ignoranza di questi diritti può impedire alle vittime di denunciare i propri aggressori, lasciandole intrappolate in un ciclo di violenza dal quale faticano a uscire. Lo sviluppo personale è compromesso e la sopravvivenza stessa di queste donne è minacciata.
L’appello lanciato da Liliane Komba all’intera comunità per combattere questa piaga è più attuale che mai. La mobilitazione della società civile, dei professionisti del diritto come il collettivo delle giuriste e delle avvocatesse, dei deputati e delle autorità governative è essenziale per trovare soluzioni efficaci.
Mettendo la giustizia e la solidarietà al centro della lotta contro la violenza sessuale, possiamo sperare di creare un ambiente più sicuro e protettivo per le donne e le ragazze. Tutti devono assumersi la propria parte di responsabilità in questo approccio collettivo volto a porre fine a queste pratiche inaccettabili.
Insieme, rompendo il silenzio e agendo in modo coordinato, possiamo costruire un futuro in cui la dignità e i diritti di ognuno siano rispettati. È tempo di porre fine a questa violenza che non trova posto nella nostra società.