Nel caso dei 112 pappagalli cenerini africani intercettati a Türkiye e rimpatriati a Kindu, brilla un barlume di speranza per queste specie protette. Venerdì 6 dicembre l’aeroporto nazionale di Kindu è stato teatro di un’accoglienza eccezionale. L’Istituto Congolese per la Conservazione della Natura (ICCN) ha accolto con sollievo gli uccelli, in collaborazione con i suoi partner locali e sotto lo sguardo benevolo delle autorità provinciali.
La storia di questa operazione di salvataggio evidenzia l’efficacia della cooperazione internazionale. Questi pappagalli, infatti, erano stati rubati a Kindu, prima di essere trasportati illecitamente in Türkiye. Un viaggio clandestino che è stato però fermato grazie all’azione concertata di INTERPOL e CITS in Türkiye. Sono stati così scoperti i documenti falsificati che ne avevano consentito il transito e gli uccelli sono stati riportati nella loro terra d’origine, la Repubblica Democratica del Congo.
Radar Nishuli, direttore del sito dell’ICCN a Kindu, non ha mancato di sottolineare l’importanza di questa cooperazione internazionale. Ha elogiato le autorità turche per il loro coinvolgimento in questa vicenda, denunciando con forza il traffico di queste magnifiche creature, definendolo giustamente un crimine ambientale. Ricordando che la cattura e la commercializzazione dei pappagalli grigi restano severamente vietate, ha lanciato un appello alla vigilanza di tutta la comunità per proteggere queste specie in via di estinzione.
Questo salvataggio di pappagalli grigi africani dimostra l’importanza della lotta contro il traffico di specie selvatiche e la necessità di rafforzare la collaborazione internazionale per proteggere la biodiversità. Sottolinea inoltre il ruolo cruciale delle autorità locali e delle organizzazioni ambientaliste nel preservare la flora e la fauna. Infine, ricorda a ciascuno di noi la nostra responsabilità collettiva nel proteggere il nostro ambiente e tutte le specie che lo abitano.