Il fenomeno dei bambini sfollati, costretti a mendicare per le strade di Kisangani, è una triste realtà che evidenzia la portata della precarietà in cui versano molti giovani vulnerabili. Questi bambini, provenienti dal conflitto Mbole-Lemgola, sono abbandonati a se stessi, privati di ogni sostegno e costretti a chiedere l’elemosina per sopravvivere. Julie, una piccola orfana incontrata per le strade della città, incarna questa dura realtà testimoniando la perdita dei suoi genitori e la fame che l’attanaglia.
Tuttavia, la strada non è un ambiente adatto per questi bambini in difficoltà. Il professor Alphonse Ediba mette in guardia dai pericoli a cui sono esposti in questo ambiente malsano e invita alla responsabilità sia dei genitori che dello Stato. È essenziale proteggere questi bambini e offrire loro un’adeguata supervisione per tenerli lontani dai rischi che affrontano quotidianamente.
La situazione è tanto più preoccupante in quanto l’orfanotrofio nazionale di Mangobo, che avrebbe dovuto accogliere e prendersi cura dei bambini vulnerabili, versa oggi in avanzato stato di abbandono, impedendogli di svolgere pienamente la sua missione. Godefroid Yenga, capo della Divisione provinciale degli affari sociali, deplora questa situazione e sottolinea l’importanza di riabilitare l’orfanotrofio per poter accogliere ed educare i bambini di strada.
Di fronte a questa realtà straziante, è urgente adottare misure concrete per aiutare questi bambini sfollati, offrire loro un ambiente sicuro e sostenerli verso un futuro più promettente. La mobilitazione della società civile, delle autorità locali e delle organizzazioni umanitarie è essenziale per affrontare questa crisi umanitaria e offrire un barlume di speranza a questi bambini che meritano un futuro migliore.