Accessibilità cinematografica: una soluzione contro la pirateria nell’industria cinematografica, secondo Niyi Akimolayan

In questo articolo, il regista Niyi Akimolayan sfida l
Il mondo del cinema, e in particolare la fiorente industria di Nollywood, è costantemente alle prese con un formidabile avversario: la pirateria. Tuttavia, recentemente si è levata una voce dissenziente, che mette in discussione l’idea comunemente accettata che la pirateria sia il principale nemico da combattere. È stato il regista veterano di Nollywood Niyi Akimolayan a offrire una prospettiva controversa, suggerendo che la vera sfida che l’industria deve affrontare risiede nell’accessibilità dei film, o meglio nella mancanza di accessibilità.

Secondo Akimolayan l’hacking non sarebbe motivato dal rifiuto di pagare, ma piuttosto dal desiderio di non aspettare. Egli sostiene che se i film fossero accessibili immediatamente dopo la loro uscita, la pirateria sarebbe notevolmente ridotta. Un accesso facile e rapido ai film su diverse piattaforme sarebbe la chiave per dissuadere il pubblico dal ricorrere a mezzi illegali per guardare i film.

Riferendosi a un’epoca in cui CD e DVD erano all’ordine del giorno, Akimolayan sottolinea che i consumatori hanno bisogno di molteplici opzioni per guardare i film per contrastare il problema della pirateria. Propone che i film siano disponibili contemporaneamente nei cinema e sulle piattaforme online, offrendo così agli spettatori libertà di scelta e un accesso semplificato.

Questa visione audace sfida le pratiche convenzionali dell’industria cinematografica e richiede una rivalutazione del modo in cui Nollywood opera in un mondo sempre più guidato dal digitale. Piuttosto che intraprendere battaglie legali contro i pirati o lamentarsi delle perdite di entrate, Akimolayan sostiene che l’innovazione tecnologica e la facilità di accesso sono le chiavi per combattere la pirateria.

Suggerisce inoltre di creare piattaforme che consentano agli spettatori di guardare parte di un film prima di decidere se vogliono pagare per vederlo intero, fornendo un’esperienza più trasparente e soddisfacente per il pubblico. Questo approccio incoraggerebbe anche i produttori a migliorare la qualità delle loro opere, garantendo così una migliore soddisfazione degli spettatori.

In definitiva, la teoria dell’accessibilità cinematografica di Akimolayan porta a un ripensamento del modo in cui i film vengono distribuiti e consumati. Fornendo agli spettatori opzioni flessibili e un facile accesso ai contenuti cinematografici, l’industria cinematografica, e in particolare Nollywood, potrebbero essere in grado di contrastare la persistente minaccia della pirateria e prosperare in un ambiente digitale in continua evoluzione.

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