In un periodo già segnato dalle festività di fine anno, la situazione nel territorio di Mambasa nell’Ituri sta prendendo una piega allarmante con un’escalation di casi di criminalità e gravi violazioni dei diritti umani. Secondo gli attori locali della società civile, in questa regione si registra una media preoccupante di quattro casi di violazioni al giorno.
La storia più recente e particolarmente scioccante è quella di una donna incinta, una venditrice di chikwangue, uccisa a sangue freddo da un soldato delle FARDC. Il motivo di questo omicidio è incredibilmente violento: sarebbe stata uccisa perché non aveva soldi per pagare ad una barriera presidiata da questi soldati. Un atto tanto crudele quanto gratuito che mette in luce l’indignazione per tali abusi di potere e l’impunità che ne deriva.
Un altro caso rivoltante riguarda un agente di polizia accusato di aver rapito due bambini a Nia-nia. La condizione per la loro liberazione era il pagamento di un esorbitante riscatto di duemila dollari. Questi crimini atroci non solo mettono in pericolo la vita e la sicurezza dei residenti, ma minano anche seriamente la fiducia nelle forze dell’ordine che dovrebbero garantire la protezione della popolazione.
Gli attori della società civile, guidati da Marie Noelle Anatone, lanciano un appello urgente alle autorità competenti affinché metta fine a questa spirale di violenza. È essenziale che i colpevoli di questi atti spregevoli siano identificati, assicurati alla giustizia e condannati in modo esemplare. L’impunità non può essere tollerata in una società che mira a rispettare i diritti fondamentali di tutti.
Questi tragici eventi accaduti di recente nel Centro di Mambasa, dove due persone sono morte per mano di banditi armati, non fanno altro che rafforzare la necessità di un’azione rapida ed efficace per restituire pace e dignità agli abitanti della regione dell’Ituri. È fondamentale che le autorità adottino misure concrete per garantire la sicurezza e la protezione delle popolazioni vulnerabili e porre fine a questa insopportabile violenza che rovina la vita quotidiana degli abitanti di Mambasa.