Resistenza e unità: l’appello di Joseph Kabila e Moïse Katumbi per la democrazia nella RDC

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La Repubblica Democratica del Congo si trova attualmente nel mezzo di una delicata situazione politica, caratterizzata da appelli alla resistenza contro ogni tentativo di modifica della Costituzione. Due importanti personalità politiche, Joseph Kabila e Moïse Katumbi, si sono espressi fermamente contro questo progetto in una dichiarazione congiunta redatta ad Addis Abeba, in Etiopia.

In questo documento, Joseph Kabila e Moïse Katumbi sottolineano l’importanza di rispettare il contratto di locazione democratico, ricordando che nessuno è proprietario ma inquilino del potere, la cui durata è determinata dalla Costituzione. Mettono in guardia dai rischi di divisione e disgregazione della nazione in caso di rottura del patto repubblicano che ha permesso la riunificazione e la stabilizzazione del Paese.

I due leader politici denunciano ogni tentativo di riforma costituzionale, che ritengono illegale e inopportuno nel contesto attuale. Mettono in evidenza i veri problemi, temendo il consolidamento di una dittatura attraverso una presidenza a vita nella RDC. Il loro appello alla resistenza è rivolto a tutte le forze politiche e sociali impegnate nella lotta contro l’oppressione e nella difesa degli interessi del popolo congolese.

Al di là della questione costituzionale, Joseph Kabila e Moïse Katumbi insistono sull’importanza della pace e dell’unità nazionale, nonché sul rispetto dei diritti fondamentali e della democrazia. Esprimono la loro solidarietà alle popolazioni colpite dalle politiche dell’attuale governo e accolgono con favore le iniziative regionali e internazionali volte a riportare la pace nella RDC.

I due politici condannano anche gli attacchi alle libertà fondamentali, come gli arresti arbitrari di giornalisti, attivisti e oppositori. Chiedono il rilascio delle persone detenute per le loro opinioni o la loro origine etnica. Denunciano inoltre la presenza di forze illegali, tra cui mercenari e truppe straniere, sul territorio congolese, chiedendone la cessazione.

In un contesto segnato da tensioni e incertezze, l’appello alla resistenza lanciato da Joseph Kabila e Moïse Katumbi risuona come un grido d’allarme di fronte alle minacce che gravano sulla democrazia e sull’unità del Paese. Il loro impegno per un’alternativa credibile e pacifica che consenta alla RDC di uscire dall’attuale crisi è un invito alla speranza e all’azione per tutti i congolesi che aspirano a una società più giusta e libera.

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