Tshopo: sul punto di diventare il nuovo grande attore nel cacao internazionale

La provincia di Tshopo nella Repubblica Democratica del Congo potrebbe diventare il nuovo protagonista della scena internazionale del cacao. Dominique Kasimba, fondatore di Dokas e responsabile del progetto del Programma per lo sviluppo delle savane e delle foreste degradate (PSFD), si propone di promuovere il “Cacao Tshopo” su scala mondiale. Attualmente, il cacao coltivato nella regione transita attraverso il Nord Kivu e viene venduto con altri nomi, il che comporta una perdita economica e di identità per Tshopo.

Le parole di Kasimba sono piene di speranza: un campione di cacao Tshopo inviato in Svizzera ha rivelato una qualità eccezionale. I cioccolatieri svizzeri, pur riconoscendo questo potenziale, richiedono tuttavia volumi molto più elevati: Tshopo produce circa 800 tonnellate di cacao all’anno, ben lontano dalle 300 tonnellate a settimana richieste.

Per soddisfare questa crescente domanda, la PSFD si impegna ad aumentare le superfici coltivate a cacao. Nell’ambito del programma si stanno realizzando nuove piantagioni, con l’obiettivo di raggiungere una produzione annua di 1.000 tonnellate entro cinque anni. Kasimba è fiducioso e sottolinea il successo dei campi piantati nella fase pilota, che lasciano presagire un futuro promettente per il cacao Tshopo.

Il modello agroforestale promosso dal PSFD, che combina colture perenni e alimentari, stimola l’economia locale. In questo modo i produttori possono guadagnare un reddito immediato mentre aspettano che le piantagioni di cacao raggiungano la maturazione. Questo approccio, secondo Kasimba, non ha solo generato reddito per gli agricoltori, ma ha anche ridotto le importazioni di semola ugandese, rafforzando così l’autosufficienza alimentare della regione.

Al centro di questo approccio c’è l’agricoltura sostenibile, che offre agli agricoltori redditi stabili e contribuisce al ripristino dei terreni degradati. Il programma PSFD va oltre la semplice semina, offrendo formazione tecnica, sostegno finanziario parziale e monitoraggio regolare da parte di specialisti agricoli.

La creazione di un marchio “Cacao Tshopo” è di importanza strategica, poiché consente di promuovere l’identità agricola della regione. Attualmente esportato attraverso il Nord Kivu, il cacao Tshopo perde la sua origine durante il processo. Grazie all’esportazione diretta, il valore aggiunto rimane nella regione, rafforzando la propria posizione in mercati di nicchia, in particolare nel segmento del cacao biologico, molto richiesto in Europa.

Nel 2022, la Repubblica Democratica del Congo è salita al secondo posto tra gli esportatori africani di cacao biologico. Tshopo, grazie alla sua riconosciuta qualità e ai suoi vantaggi logistici, potrebbe diventare un attore chiave in questo settore. La regione ha una posizione strategica grazie ai suoi molteplici accessi, tramite il fiume verso Matadi o verso est verso Mombasa, offrendo così opportunità uniche per il suo sviluppo..

In breve, Tshopo mira a diventare un modello di produzione agricola integrata, sostenibile e competitiva, offrendo prospettive economiche sostenibili ai suoi produttori e trasformatori. Con terreni fertili, produttori motivati ​​e un mercato in crescita, la regione sembra pronta a cogliere questa opportunità e ad affermarsi come attore chiave nel settore del cacao a livello internazionale.

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