In che modo Régideo propone di trasformare l’accesso all’acqua potabile nella RDC di fronte al crescente inquinamento?

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** La sala di controllo della distribuzione dell’acqua della RDC di fronte a una grande sfida ambientale: una richiesta di responsabilità dei cittadini **

In un contesto in cui l’accesso all’acqua potabile è diventato una delle sfide prioritarie dello sviluppo sostenibile, l’intervista con David Tshilumba, direttore generale della distribuzione dell’acqua Régie de la République de Congo (Regideso), evidenzia le questioni chiave che influenzano il capitale, Kinshasa e oltre. Durante un recente intervento sulle onde radio Okapi, non solo ha avvisato le disastrose conseguenze dei rifiuti gettati nel fiume Congo, ma ha anche fatto un inventario di preoccupazione per l’accesso all’acqua potabile nel paese.

### Una cifra allarmante: solo il 36 % della popolazione ha accesso all’acqua potabile

Sta edificando che, secondo le dichiarazioni di Tshilumba, solo il 36 % della popolazione congolese ha accesso diretto all’acqua potabile. Questa statistica fa parte di una tavola più ampia riguardante l’infrastruttura idraulica nella RDC, che rimangono arcaica, obsoleta e spesso poco mantenuta. Per fare un confronto, gli altri paesi nell’Africa sub -sahariana mostrano un accesso medio del 60 %, testimoniando un ritardo netto nella gestione delle risorse idriche.

Le conseguenze di questa situazione sono molteplici: aumento delle malattie dell’origine idrica, aumento della precarietà sociale e, naturalmente, un ambiente di vita degradato che porta a un circolo vizioso di povertà. L’impatto dei rifiuti nel fiume Congo aggrava ulteriormente questa situazione. Quando l’acqua sta inquinando, non può essere trattata in modo efficace, rendendo ancora più difficile il lavoro di Regide. La sfida sembra quindi duplice: aumentare la consapevolezza di gestire adeguatamente i loro rifiuti durante lo sviluppo di infrastrutture per trattare efficacemente l’acqua.

### Una richiesta di coinvolgimento dei cittadini

David Tshilumba ha ragione a ricordare che l’acqua è un “problema civico”. Per combattere l’inquinamento dal fiume Congo, è necessario un approccio collettivo. Le iniziative di sensibilizzazione sulla necessità di preservare gli ecosistemi acquatici, in collaborazione con ONG e gruppi di comunità locali, potrebbero svolgere un ruolo cruciale. L’educazione ambientale, integrata fin dalla tenera età nel sistema scolastico, potrebbe anche aiutare a forgiare una coscienza collettiva responsabile.

L’impegno dei cittadini non si limita semplicemente alla gestione dei rifiuti. Implica inoltre il supporto vibrante per i progetti infrastrutturali, come la connessione di migliaia di famiglie con la rete Regideso. In effetti, l’aumento dell’accesso all’acqua potabile comporta il rafforzamento dei sistemi di distribuzione esistenti, la modernizzazione delle attrezzature, ma anche per governance inclusiva in cui la popolazione è invitata a partecipare a decisioni e azioni che influenzano la loro vita quotidiana.

### un’opportunità senza precedenti: finanziamenti di Green Technologies

In un contesto globale in cui le soluzioni sostenibili sono all’ordine del giorno, Regideso potrebbe anche prendere in considerazione partenariati pubblici-privati ​​per lanciare progetti innovativi nel campo dell’idraulica. Ad esempio, investire in tecnologie di desalinizzazione adattate agli ambienti fluviali potrebbe essere una soluzione praticabile a lungo termine, ridurre la pressione sul fiume Congo e offrire un’alternativa alla gestione delle risorse.

Le statistiche globali indicano che il costo dell’inazione di fronte alla crisi idrica potrebbe raggiungere 6 trilloni USD entro il 2030. La gestione proattiva e preventiva delle risorse idriche a Kinshasa potrebbe non solo migliorare la qualità della vita dei kinois, ma anche creare opportunità economiche attraverso il settore idrico sostenibile e le tecnologie associate.

### Conclusione

L’intervento di David Tshilumba è un’eco per l’urgente necessità di consapevolezza collettiva dell’efficace gestione delle risorse idriche. Lungi dall’essere l’unica responsabilità del governo, il problema dell’accesso all’acqua potabile e un ambiente sano sono gli affari di tutti. È insieme, integrando visioni innovative e azioni concrete, che Kinshasa e l’intera RDC saranno in grado di vedere progressi tangibili. Attraverso questo impegno collettivo, diventa possibile immaginare un futuro in cui l’acqua, una fonte essenziale di vita, è accessibile a ciascun cittadino, garantendo così una qualità della vita decente e duratura.

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