** oceani SOS: quando l’arte e la scienza sono mobilitate per salvare i nostri mari **
Per la prima volta, il vertice “Sos Océans”, che si è tenuto il 30 e 31 marzo al Musée de l’Homme e al National Marine Museum di Parigi, non solo ha riunito capi di stato, scienziati e ONG, ma ha anche attirato figure emblematiche della cultura e della società civile, come Harrison Ford, Albert De Monaco e Al Gore. Questo evento testimonia una crescente consapevolezza dell’importanza degli oceani, non solo da un punto di vista ambientale, ma anche culturale, artistico ed economico. In effetti, i mari e gli oceani non sono solo distese di acqua: rappresentano un patrimonio culturale vivente, modellato da secoli di interazioni umane e costituiscono anche un grande vettore di espressione artistica.
### Una sinergia tra conoscenza e sensibilità
Il vertice ebbe luogo in un contesto critico, mentre gli oceani affrontano sfide senza precedenti: evidenziate dalla moltiplicazione delle onde di calore marine, dal fenomeno dell’ascesa dell’acqua e, soprattutto, dell’inquinamento da plastica. In questo contesto, il coinvolgimento delle icone culturali evidenzia una dinamica essenziale: la necessità di combinare i progressi scientifici con la mobilitazione collettiva. Artisti e personaggi pubblici svolgono un ruolo decisivo nella consapevolezza, rendendo le questioni ecologiche più accessibili e coinvolgenti per un pubblico meno informato.
Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti e fervente difensore delle politiche ambientali, è stato in grado di evidenziare i dati scientifici sui cambiamenti climatici incoraggiando un approccio emotivo, illustrando che la scienza, anche se basata su figure allarmanti, deve essere vissuta e sentita. Harrison Ford, d’altra parte, ha spesso usato la sua notorietà per affrontare le questioni ambientali dal prisma delle storie narrative, intrecciando storie che possono influenzare la sensibilità del pubblico in generale.
### una tabella di marcia globale
Anticipando la Conferenza delle Nazioni Unite sull’oceano (UNOC) in programma per giugno a Nizza, il vertice “SOS Oceans” ha permesso di elaborare un’ambiziosa tabella di marcia per la Francia e i suoi partner internazionali. Emmanuel Macron, previsto durante la chiusura, ha sottolineato l’importanza delle conclusioni di questo incontro, sperando di influenzare i dibattiti globali e stabilire impegni solidi a favore della protezione degli ecosistemi marini.
Al centro degli scambi c’erano diversi punti cruciali: la necessità di mantenere una sana biodiversità marina, la conservazione delle risorse della pesca e la promozione di un’economia blu sostenibile, che riconosce gli oceani come fonte di ricchezza e non come una semplice riserva da sfruttare.
### statistiche sotto una nuova luce
Per comprendere meglio l’entità di questi problemi, è utile mettere in prospettiva alcune statistiche chiave. Secondo il Programma dell’ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), il 30% delle scorte di pesci mondiali viene sfruttato in modo eccessivo, mentre l’inquinamento da plastica potrebbe raggiungere fino a 150 milioni di tonnellate nei nostri mari entro il 2025. Queste cifre non solo rappresentano una crisi; Testimoniano l’interconnessione tra la salute degli oceani e quella delle popolazioni umane che dipendono da essa.
Gli oceani forniscono all’umanità circa il 50% dell’ossigeno che respiriamo e sosteniamo 3 miliardi di persone, più della popolazione totale del pianeta, fornendo cibo, lavoro e risorse economiche. In questo senso, investire nella salute dei mari è equivalente a investire nel nostro futuro.
### Il ruolo dell’arte nella salvaguardia degli oceani
L’angolo artistico era anche preponderante in cima. Installazioni multimediali, mostre fotografiche e persino spettacoli dal vivo hanno permesso di trasformare i dati scientifici in esperienze sensoriali ed emotive, coinvolgendo i partecipanti a domande spesso percepite come aride. L’arte ha il potere di umanizzare le statistiche e incoraggiare l’azione. Gli artisti che hanno partecipato a questo evento hanno capito che il loro ruolo non si limita all’uso degli oceani come sfondo, ma che possono anche diventare attori essenziali in questa causa comune.
### a un impegno sostenibile
Il vertice “SOS Oceans” mira a essere un catalizzatore per un impegno duraturo. Unendo attori politici, scientifici e creativi nello stesso obiettivo, la Francia sta cercando di creare un modello partecipativo che può essere riprodotto a livello internazionale. Mentre il mondo si sta preparando per uno, è indispensabile che ogni voce, scientifica, artistica o cittadino, sia ascoltata e integrata nella decisione.
Dai seminari di brainstorming a discorsi stimolanti alle esibizioni artistiche, “SOS Oceans” aveva tutto ciò che ha richiesto la coscienza di raccolta. Perché, in sostanza, ogni gesto conta e ogni voce può essere quella di un cambiamento. Gli oceani non si salvano da soli; Hanno bisogno di tutti noi.