** Plastics in agricoltura: una sfida ambientale e problemi di salute pubblica su scala globale **
La proliferazione delle materie plastiche in agricoltura non è solo un fenomeno localizzato. Da Kampala al Nord America, le pratiche agricole contemporanee rendono questo problema onnipresente, rivelando un paradosso sorprendente: mentre le materie plastiche sono diventate essenziali per proteggere le colture di fronte ai pericoli climatici, il loro accumulo di terreni ed ecosistemi pone allarmanti problemi di salute pubblica.
Il crescente uso della plastica in agricoltura è stato motivato dalla necessità di garantire le colture di fronte ai clima estremi esacerbati dai cambiamenti climatici. Nell’Africa orientale, ad esempio, gli agricoltori reclutano materie plastiche per proteggere le loro culture dalle onde di calore, mantenendo l’umidità in un contesto di maggiore siccità. Ma questo uso della plasticultura genera una significativa impronta ecologica, illustrata dalla propagazione della microplastica, che ora si trova su terreni agricoli remoti, causando un vero afflusso di contaminanti invisibili ma onnipresenti.
Secondo uno studio pubblicato dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), i terreni agricoli potrebbero contenere livelli microplastici che raggiungono quelli degli oceani, evidenziando l’apparente fallimento delle iniziative di riciclaggio e riutilizzo. In effetti, meno del 10 % delle materie plastiche prodotte in tutto il mondo sono riciclate, il resto si trova nelle discariche, nei nostri ambienti acquatici o nell’atmosfera. Nonostante gli lodevoli sforzi per controllare questa crisi, la necessità di usare la plastica nel settore agricolo sembra rafforzarsi con l’intensità di eventi climatici estremi.
### impatti sugli ecosistemi e sulla salute umana
Gli studi sulla salute del suolo e gli ecosistemi acquatici rivelano l’entità dell’infiltrazione di materie plastiche nel nostro ambiente. I microplastici, definiti come particelle di meno di cinque millimetri, possono entrare in cicli alimentari attraverso catene complesse, colpendo non solo fauna ma anche umani che consumano questi organismi contaminati. Ricerche recenti hanno dimostrato che queste particelle potrebbero ospitare negli organi umani, come i polmoni e l’intestino, suscitando crescenti preoccupazioni di fronte a potenziali malattie, che vanno dai problemi respiratori alle malattie cardiovascolari, anche a alcuni tumori.
Nicholas Kayondo, scienziata delle colture sulle rive di Kampala, testimonia la complessità del dilemma: “Come agricoltori, abbiamo bisogno di queste materie plastiche, ma siamo anche intrappolati dal loro impatto a lungo termine. Questa osservazione evidenzia una più ampia preoccupazione: la doppia delle doppie..
### La dimensione economica: un dilemma per gli agricoltori
È essenziale prestare particolare attenzione al quadro economico in cui gli agricoltori si evolvono. Oltre alla preoccupazione ambientale, il discepolo della plasticultura è influenzato da fattori economici. I costi di produzione sono in aumento e con la fluttuazione delle condizioni climatiche, i produttori sono spesso obbligati a utilizzare costose tecnologie, comprese le plastiche, per garantire rendimenti, pratiche che rafforzano ulteriormente la dipendenza da questi materiali.
Un’analisi comparativa delle tecniche di coltivazione tra i paesi ad alto reddito e a basso reddito mostra che l’uso della plastica in agricoltura è esacerbato dalla pressione economica. Gli agricoltori nei paesi sviluppati hanno spesso alternative sostenibili, come l’agricoltura biologica o rigenerativa, che utilizzano principalmente metodi naturali per migliorare la produttività. D’altra parte, gli agricoltori nei paesi in via di sviluppo sono spesso intrappolati in un ciclo di dipendenza dalla plastica, con scarso accesso a soluzioni alternative.
### all’agricoltura sostenibile e resiliente
La domanda che si pone quindi è come emergere da questo paradosso. Non mancano potenziali soluzioni, ma richiedono un approccio sistemico e collaborativo. Da un lato, è fondamentale investire nella ricerca e nello sviluppo di materiali alternativi per l’agricoltura, che non danneggiano la salute umana e umana. D’altra parte, le iniziative di politica pubblica devono incoraggiare pratiche agricole sostenibili fornendo al contempo il sostegno economico agli agricoltori in transizione.
I programmi di sensibilizzazione con gli agricoltori potrebbero svolgere un ruolo chiave educandoli sui pericoli delle microplastiche e sulle alternative praticabili. Inoltre, la creazione di incentivi finanziari per promuovere l’uso di materiali biodegradabili potrebbe aiutare a reindirizzare le pratiche agricole verso metodi più sostenibili.
Alla fine, la lotta contro l’inquinamento da plastica in agricoltura è tutt’altro che un problema ambientale. È un problema multidimensionale che colpisce aspetti economici, di salute e sociale e che richiede la mobilitazione collettiva per preservare non solo la salute del suolo, ma anche quella delle generazioni future. Questa è una sfida che tutti gli attori, dagli agricoltori ai produttori di decisioni politiche, devono prendere insieme.