** Gaboon sotto il radar: una campagna elettorale di Tamer si svolge a Libreville **
All’alba delle elezioni presidenziali del 12 aprile 2025, il panorama politico di Gabon sembra far parte di un quadro molto diverso da quello delle precedenti edizioni. Le vaste promesse, i mercati elettorali gorgoglianti della vita e il popolare fervore che in precedenza hanno caratterizzato questi periodi si imbattono in una realtà che fa eco alle preoccupazioni di una popolazione stanca dalle sfide quotidiane.
** un sentimento collettivo di disincanto **
Nel cuore di Libreville, è in un bar pieno di ricordi delle elezioni passate che l’ordinario riprende i suoi diritti. Gli scambi tra Librevillois rivelano una comunità disillusi. Molti mettono in discussione la piccola mania attorno a una campagna che, per il momento, non sembra soddisfare le aspettative. Gli ospiti ricordano le opulente campagne elettorali delle epoche di Bongo, imbevute di spettacoli grandiosi e fervore popolare palpabile. Oggi, la nostalgia per una festa politica si imbatte in un clima cupo, in cui una piattaforma dovrebbe soddisfare i bisogni urgenti del gabonese: salute, istruzione e infrastrutture.
La voce di un cittadino che spiega: “Tutti i gadget che stampiamo durante la campagna, in un paese come il nostro in cui le donne partoriscono a terra, gli studenti sono stretti nelle aule …” evidenzia una dissonanza inquietante. Questo disincanto non può essere ignorato, facendo eco a statistiche allarmanti sulla povertà e le disuguaglianze a Gabon. Secondo i recenti dati della Banca mondiale, circa il 30% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà e gli investimenti nelle infrastrutture di base rimangono al di sotto di ciò che è necessario per soddisfare le esigenze immediate.
** Una campagna ancorata in digitale **
Lontano dagli emblemi tradizionali della campagna elettorale, l’adattamento alla comunicazione digitale appare come una soluzione di bypass per vari candidati. Come indica Chriselle Koye, portavoce di Brice Clotaire Oligui Nguema, circostanze economiche e regolamenti sulla spesa elettorale obbligano i candidati a rivedere le loro strategie. Questa discrepanza nei confronti dei social network potrebbe sembrare audace, ma riflette anche il desiderio di limitare l’impatto sulle risorse naturali e sulla consapevolezza ambientale. Ciò fa eco a una tendenza più ampia osservata nel continente africano, in cui una parte significativa della popolazione, in particolare i giovani, è orientata verso il digitale per impegnarsi politicamente.
Tuttavia, questo rivolta alle piattaforme digitali solleva questioni di portata democratica. Quanti gabonesi hanno accesso a Internet e chi beneficia di questo approccio? Secondo l’ITU (International Telecommunications Union), solo il 31% della popolazione gabonese aveva accesso a Internet nel 2021, evidenziando un vasto divario digitale che potrebbe aumentare. È probabile che questa frattura privi una parte considerevole della popolazione di equo accesso alle informazioni cruciali sul processo elettorale.
** Mobilitazione reinventata **
La dinamica di una campagna elettorale di successo non dipende solo da poster o dichiarazioni, ma da un reale impegno per le persone. Mentre la mobilitazione popolare sembra attualmente lenta, i candidati avrebbero ogni interesse a concentrarsi sulle iniziative locali, come forum della comunità e dibattiti aperti. Ciò rafforzerebbe non solo la legittimità dei discorsi politici, ma incoraggerebbe anche una cultura dell’impegno civico tra i cittadini disillusi.
Per risuonare il loro messaggio, i candidati devono essere più interessati alle preoccupazioni quotidiane del gabonese. Oltre alle semplici promesse della campagna, l’impronta sostenibile di queste elezioni si basa sulla capacità dei leader di dimostrare un vero desiderio di cambiamento, che potrebbe consentire alla popolazione di trovare fiducia nei loro rappresentanti.
** Un’elevazione necessaria **
La situazione attuale offre quindi ai politici l’opportunità di distinguersi. La sfida sta meno nella quantità di promesse stabilite che nella qualità degli impegni assunti. In questo senso, una riflessione collettiva è essenziale. In un paese in cui si avverte la necessità di riforme strutturali, questa richiesta di una campagna meno ostentata e più sostanziale potrebbe avere un’impressione.
Mentre Gabon avanza alle elezioni vitali, trova la voce delle persone e rivitalizza l’impegno civico deve essere più che slogan: devono diventare priorità. La campagna elettorale che è appena iniziata potrebbe trasformare un semplice incontro in una vera piattaforma di speranza, se gli attori al potere si danno i mezzi per agire nell’interesse del popolo e non solo in quello della politica.
Come diciamo in Gabon: “Il palmo deve dare frutta in modo che possiamo parlarne”. In questo caso, quali frutti abbiamo davvero bene? Questa è una domanda a cui i candidati devono essere pronti a rispondere nei prossimi mesi.