Migliaia di bambini a Ituri nella Repubblica Democratica del Congo sono privati ​​degli atti di nascita a causa dell’assenza di un ufficio di status civile a Djugu.

Nella provincia di Ituri nella Repubblica Democratica del Congo, sta emergendo un grosso problema attorno alla registrazione delle nascite, un diritto fondamentale spesso trascurato. Mentre un numero stimato in diecimila bambini rimane senza certificato di nascita, la situazione è complicata in aree come Djugu-Center, in cui l
### Combatti per la registrazione della nascita nella provincia di Ituri: un diritto fondamentale in pericolo

Nella provincia di Ituri, nella Repubblica Democratica del Congo (DRC), emerge un problema preoccupante: un numero crescente di bambini, circa diecimila secondo alcune stime, non ottengono atti di nascita. Questa situazione è particolarmente osservata nel centro di Djugu e nei villaggi vicini, dove l’assenza di un ufficio civile genera notevoli difficoltà per le famiglie che desiderano registrare i propri figli.

La registrazione delle nascite è più che una semplice formalità amministrativa. Rappresenta un diritto fondamentale che garantisce l’identità legale di un individuo, un prerequisito per l’accesso ad altri diritti e servizi essenziali come l’istruzione, la salute o la protezione sociale. Tuttavia, nella realtà della vita quotidiana nel centro di Djugu, migliaia di genitori si trovano intrappolati in un sistema che non soddisfa le loro esigenze.

### Un percorso sparso di insidie

Secondo un sondaggio di dieci donne nel centro di Djugu, solo una è riuscita a registrare i suoi figli, un viaggio che ha dovuto fare a Fataki, una città con circa trenta chilometri. Le altre nove madri, consapevoli dell’importanza del certificato di nascita, non sono state in grado di realizzare questo approccio, sottolineando la realtà di un servizio di stato civile non esistente a Djugu.

Una madre di quattro figli, con un anziano di nove anni, esprime l’essenza stessa di questo problema. Sebbene riconosca l’urgente necessità di registrare i suoi figli, si imbatte in assenza di opzioni accessibili: “Qui, questo servizio non esiste.” »»

Questa situazione non è unica in Djugu, ma si estende a diverse entità di Ituri. La regione, contrassegnata da contesti di sicurezza titubanti e sfide di accesso ai servizi essenziali, impedisce a molti genitori di far sentire la loro voce e rivendicare i diritti dei loro figli.

### i diritti del bambino e del quadro giuridico

Va ricordato che il diritto all’identità è registrato nella legge sulla protezione dei minori e anche nell’accordo relativo ai diritti del figlio ratificato dalla RDC. Tuttavia, questa serie di disposizioni legali rimane in gran parte inapplicabile sul campo, mentre esperti come David Ramazani, attivista nei diritti del bambino, puntano il dito con una manifesta violazione di questi diritti.

Secondo Ramazani, l’insicurezza persistente nella regione aggrava la situazione, perché i genitori devono spesso affrontare ulteriori ostacoli quando si tratta di trasferirsi per registrare i propri figli. La paura della potenziale violenza o della paura delle rappresaglie può dissuadere le famiglie dal prendere la strada a entità più sicure in cui sono disponibili servizi di stato civile.

### una consapevolezza necessaria

Oltre alle domande logistiche, è essenziale considerare la mancanza di consapevolezza tra le popolazioni locali. Mentre alcuni genitori, come la madre di Djugu, comprendono l’importanza degli atti di nascita, altri possono rimanere nell’ignoranza dei loro diritti o nella necessità di questi documenti per il futuro dei loro figli. Ciò solleva la questione del coinvolgimento delle autorità nella consapevolezza delle comunità delle procedure amministrative esistenti.

### per soluzioni concrete

È ovvio che porre rimedio a questa situazione, è essenziale un approccio collaborativo tra autorità locali, ONG e comunità. L’istituzione di uffici di stato civile nelle località accessibili potrebbe facilitare il processo di registrazione. Allo stesso modo, le campagne di sensibilizzazione per informare i genitori della necessità e l’importanza degli atti di nascita potrebbero contribuire a una migliore comprensione di questi problemi.

In conclusione, la registrazione delle nascite a Djugu-Center e nell’intero Ituri è una sfida complessa che non toglie i diritti dei bambini, ma che richiede un’attenzione urgente. Mettendo i diritti dei bambini al centro delle priorità delle responsabilità del governo e della comunità, è possibile prevedere un futuro in cui ogni bambino ha un’identità riconosciuta, facilitando così il loro accesso ai diritti e alle opportunità che meritano.

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