La National Electricity Society presenta progressi e sottolinea la necessità di trasformazione manageriale durante il controllo parlamentare nella Repubblica Democratica del Congo.

Il controllo parlamentare della National Electricity Company (SNEL) il 6 giugno 2025 ha permesso di affrontare questioni essenziali relative all
** Analisi delle sfide della National Electricity Society (SNEL) durante il controllo parlamentare del 6 giugno 2025: un passo verso la modernizzazione economica nella Repubblica Democratica del Congo **

Il 6 giugno 2025, il direttore generale della National Electricity Company (SNEL), Fabrice Lusinde Wa Lusangi Kabemba, fu invitato all’Assemblea Nazionale della Repubblica Democratica del Congo (RDC) in un quadro di controllo parlamentare. Questa udienza, che ha avuto luogo in un clima di rispetto istituzionale, ha messo in evidenza le sfide e i progressi di un’azienda che è al centro delle questioni energetiche e economiche del paese.

### valutazione e riforme attuali

Durante la sua presentazione, Lusinde ha parlato di un’azienda in evoluzione, evidenziando significative riforme, stabilizzazione del personale e un miglioramento delle condizioni salariali. In effetti, l’aumento del numero di agenti di 5.773 nel 2022 a 6.023 nel 2025, accoppiato verso l’alto dei salari medi annuali, rappresenta uno sforzo tangibile verso una maggiore professionalizzazione. Ciò solleva una domanda essenziale: questi sviluppi sono sufficienti per soddisfare le aspettative della popolazione in termini di affidabilità del servizio?

Luisinde ha anche sottolineato una riduzione del debito dell’azienda, stimata all’80 %, un’evoluzione vista come una svolta in un contesto in cui lo Snel è stato spesso criticato per la sua mancanza di affidabilità. Il debito, che ha ostacolato a lungo la capacità commerciale e di sviluppo dell’azienda, rimane una preoccupazione per i parlamentari. Le sfide della trasparenza finanziaria e una rigorosa gestione delle risorse sono quindi più rilevanti che mai.

### Innovazioni e modernizzazione

Uno dei punti di forza di questo incontro è stato l’annuncio del prossimo lancio dell’applicazione mobile “Snel & Moi”, progettata dagli ingegneri dell’azienda. Questa iniziativa mira a offrire agli utenti l’accesso semplificato ai servizi, riducendo le code lunghe e consentendo la gestione del consumo reale. In un mondo sempre più digitale, questo approccio risulta essere rilevante e potrebbe aiutare a ripristinare la fiducia degli utenti nei confronti dello SNEL.

Tuttavia, è rilevante chiedersi se tutti gli strati della popolazione avranno accesso a queste nuove tecnologie. Il divario digitale, spesso osservato in molti paesi in via di sviluppo, solleva la questione dell’accesso azionario ai servizi. Lo SNEL dovrà prestare particolare attenzione al modo in cui l’introduzione di questi strumenti digitali può essere complementare ai servizi tradizionali in modo da non escludere i cittadini ancora dipendenti da mezzi analogici.

### aspettative persistenti

Nonostante questi progressi, la Commissione ATI-TIC ha espresso preoccupazione per le aspettative che rimangono insoddisfatte. I deputati hanno sottolineato la necessità di un’estensione della copertura elettrica in tutto il territorio, nonché una riduzione dello spargimento di carico e un’inclusione più equa delle province. Ciò solleva una serie di domande cruciali: in che modo lo SNEL ha in programma di articolare le sue riforme per garantire l’equità tra le diverse regioni? Quali misure concrete saranno implementate per soddisfare le esigenze delle aree rurali spesso trascurate?

### una cultura manageriale in evoluzione

Fabrice Lusinde ha anche evidenziato l’importanza di una nuova cultura manageriale all’interno della SNEL, basata su trasparenza e risultati. Questa visione sembra promettente, ma richiede un impegno sostenuto oltre i discorsi. I meccanismi di monitoraggio e valutazione devono essere presenti per garantire risultati tangibili nel campo.

È essenziale che questo impegno si riflette non solo nella comunicazione istituzionale, ma anche nell’esperienza quotidiana dei congolesi. La trasparenza nella gestione dei beni pubblici è un imperativo in una democrazia e la sua assenza può portare a un clima di sfiducia nelle istituzioni.

### Conclusione: verso una trasformazione significativa?

Mentre lo Snel è impegnato in questa fase di trasformazione, è fondamentale che le questioni sollevate siano prese in considerazione in modo ponderato e inclusivo. Sono notevoli la modernizzazione dell’azienda, ma devono essere accompagnati da una vera preoccupazione per l’equità sociale e territoriale.

Ascoltare le preoccupazioni di utenti e parlamentari potrebbe essere una potente leva per galvanizzare questa impresa pubblica, in modo che diventi non solo una fonte di energia affidabile, ma anche un attore essenziale nello sviluppo sostenibile nella RDC. La strada per uno Snel trasformato è sparsa di insidie, ma rappresenta senza dubbio un’opportunità per creare ponti tra le diverse parti interessate e di inviare i primi passi verso una migliore qualità della vita per tutti i congolesi.

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