“Kenya: la sentenza della Corte evidenzia l’illegalità dell’imposta sui salari, esacerbando le tensioni economiche”

Il Kenya sta attualmente affrontando una sentenza del tribunale che mette in dubbio la legalità di un’imposta sui salari introdotta dal presidente William Ruto lo scorso giugno. Questa misura, che mira a finanziare un programma di alloggi a basso costo, è stata ritenuta illegale da tre giudici della Corte Suprema di Nairobi. In particolare, hanno sottolineato che questa tassa non era integrata in un quadro giuridico globale e che discriminava i lavoratori informali.

Questa decisione costituisce un grave passo indietro per il governo keniano che cercava di rimpinguare le proprie casse grazie a questa tassa. Il paese, infatti, si trova ad affrontare un’inflazione galoppante e un deprezzamento della valuta, che hanno aumentato il costo del rimborso del debito.

Questo caso evidenzia la crescente rabbia della popolazione keniana per l’aumento dei prezzi, in particolare dei beni di prima necessità come cibo e carburante. Nell’ultimo anno sono scoppiate proteste, talvolta violente, contro il governo di William Ruto.

Questa decisione del tribunale rafforza la frustrazione della popolazione e mette in luce anche le carenze del governo nella gestione economica. Infatti, piuttosto che imporre nuove tasse ai keniani, potrebbe essere più saggio mettere in atto misure volte a ridurre l’inflazione e a stabilizzare la valuta.

In conclusione, questa decisione del tribunale che mette in dubbio la legalità dell’imposta sui salari in Kenya è un duro colpo per il governo di William Ruto. Riflette le difficoltà economiche del Paese ed evidenzia le crescenti preoccupazioni della popolazione di fronte all’aumento dei prezzi. Ora è essenziale che il governo trovi soluzioni durature per riprendere l’economia e rispondere alle preoccupazioni dei keniani.

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