Martin Fayulu prosegue con determinazione la sua campagna elettorale nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). Martedì 28 novembre si è recato nelle città di Beni e Oicha, situate nella provincia del Nord Kivu, per condividere la sua visione e le sue promesse con gli elettori.
Nei suoi discorsi, Martin Fayulu ha criticato duramente il suo avversario Félix Tshisekedi, affermando che quest’ultimo è solo un burattino nelle mani di Joseph Kabila e Paul Kagame. Ha messo in dubbio l’appartenenza della RDC alla Comunità dell’Africa orientale, accusando Félix Tshisekedi di collaborare con Paul Kagame a scapito degli interessi del paese. Martin Fayulu si è impegnato a rimuovere la RDC da questa organizzazione se sarà eletto presidente. Ha anche promesso di rafforzare l’esercito e la polizia per combattere l’insicurezza che affligge la regione.
Prima di recarsi nel Nord Kivu, Martin Fayulu ha viaggiato attraverso la Grande Province Orientale, fermandosi in particolare a Kisangani, Buta e Isiro. Durante i suoi discorsi, ha promesso di utilizzare le risorse statali per creare posti di lavoro per i giovani, risanare le infrastrutture stradali, pagare i dipendenti pubblici e sviluppare l’accesso all’elettricità. Ha menzionato anche la costruzione di uno stadio nella regione.
Durante la sua campagna, Martin Fayulu ha invitato la popolazione a votare in massa e a rimanere vigile durante il voto. Ha ricordato l’importanza della democrazia e ha incoraggiato gli elettori a far sentire la propria voce nei seggi elettorali. Ha inoltre sostenuto una denuncia presentata contro il presidente della Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI) e il vice primo ministro e ministro degli Interni, per presunte violazioni della legge elettorale.
Nel suo programma elettorale, Martin Fayulu evidenzia sei aree prioritarie: istruzione, agricoltura, affari sociali, infrastrutture, imprenditorialità ed ecologia. In particolare, si impegna a destinare all’istruzione il 20% del bilancio nazionale.
Martin Fayulu continua la sua campagna con energia, promettendo una gestione più responsabile dello Stato e l’attuazione di misure concrete per migliorare la vita dei congolesi. Resta da vedere se le sue promesse e il suo discorso basteranno a convincere gli elettori alle prossime elezioni presidenziali nella RDC.