Il vincitore del Premio Nansen Abdullahi Mire rivoluziona l’istruzione nei campi profughi

Didascalia: Abdullahi Mire, vincitore del Premio Nansen per il suo impegno a favore dell’istruzione nei campi profughi

Introduzione :
Abdullahi Mire, un ex rifugiato somalo determinato a fornire libri e istruzione ai suoi connazionali che vivono in dure condizioni nei vasti campi del Kenya, è stato onorato come vincitore del prestigioso Premio Nansen assegnato dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Il suo lavoro esemplare a favore del diritto all’istruzione, in particolare attraverso l’iniziativa di distribuire 100.000 libri ai bambini nei sovraffollati campi profughi di Dadaab in Kenya, gli è valso questo riconoscimento.

Un viaggio straordinario:
Nato in Somalia, Mire e la sua famiglia hanno cercato rifugio in Kenya durante un periodo di disordini quando era ancora bambino. Dopo aver trascorso 23 anni a Dadaab, un complesso di tre campi inizialmente istituito negli anni ’90 per circa 90.000 rifugiati, la popolazione attuale ha raggiunto, secondo le statistiche delle Nazioni Unite, circa 370.000 persone. Nonostante le condizioni particolarmente difficili, Mire è riuscita a completare la sua istruzione primaria e secondaria nel campo e ha persino conseguito un diploma in giornalismo e pubbliche relazioni.

Un’iniziativa per l’accesso all’istruzione:
Tornato in Kenya, dove lavorava come giornalista, Mire ha incontrato Hodan Bashir Ali mentre riferiva a Dadaab. Gli ha chiesto aiuto per trovare un libro di biologia, esprimendo la sua ambizione di diventare medico nonostante le difficili condizioni in cui 15 studenti dovevano condividere un unico libro di testo nella sua scuola. Questo scambio è stato un punto di svolta per Mire che ha creato il Refugee Youth Education Hub, un’organizzazione guidata dai rifugiati volta a sensibilizzare sui bisogni educativi dei rifugiati e a sollecitare donazioni di libri. Finora l’organizzazione ha portato 100.000 libri nei campi e creato tre biblioteche.

L’impatto dell’istruzione:
Grazie a questa iniziativa, il tasso di iscrizione all’istruzione superiore tra i rifugiati è già aumentato. Mire dice di aver conosciuto diverse ragazze che volevano diventare insegnanti e che ora lo sono. Secondo lui i libri permettono ai bambini di sognare, pensare al proprio futuro e diventare cittadini migliori del mondo.

Il Premio Nansen, un onore meritato:
Ogni anno, il Premio Nansen viene assegnato a un individuo o un’organizzazione che ha dato un contributo eccezionale alla causa dei rifugiati. Il vincitore riceve una medaglia commemorativa e una ricompensa finanziaria di 100.000 dollari che viene reinvestita in iniziative umanitarie. L’anno scorso, questo premio è stato assegnato all’ex cancelliere tedesco Angela Merkel per il suo impegno a favore delle persone sfollate a causa dei conflitti. Abdullahi Mire riceverà il premio durante una cerimonia che si terrà a Ginevra il 13 dicembre e considera il riconoscimento un onore per tutte le organizzazioni guidate dai rifugiati.

Conclusione :
La storia motivante di Abdullahi Mire è una testimonianza del potere dell’istruzione e del ruolo essenziale che svolge nella vita dei rifugiati. Grazie al suo duro lavoro e alla sua dedizione, migliaia di bambini nei campi profughi di Dadaab hanno accesso a libri che permettono loro di sognare e continuare la propria istruzione. Abdullahi Mire ricorda a tutti che tutti possono fare la differenza, indipendentemente dalle circostanze o dalle risorse, e che l’istruzione è uno strumento potente per garantire un futuro migliore.

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