Il 16 dicembre 2023, l’Unione Europea ha annunciato l’annullamento della sua missione di osservazione elettorale nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) per motivi “tecnici”. La decisione è stata presa dopo che gli osservatori dell’UE hanno incontrato difficoltà nello schieramento della loro missione in tutto il paese a causa di problemi di sicurezza.
Il portavoce del servizio diplomatico dell’UE, Nabila Massrali, ha dichiarato in un comunicato che “a causa di vincoli tecnici che esulano dal nostro controllo, siamo costretti ad annullare la missione di osservazione elettorale”. Ha inoltre sottolineato che alcune attrezzature essenziali per le telecomunicazioni non erano state messe a disposizione degli osservatori dislocati nel paese prima delle elezioni del 20 dicembre.
Nonostante tale annullamento, l’Unione europea incoraggia le autorità congolesi e tutte le parti interessate a proseguire gli sforzi volti a garantire che il popolo congolese possa esercitare pienamente i propri diritti politici e civili nelle prossime elezioni. Sono in corso discussioni con le autorità congolesi per esplorare altre opzioni, compreso il mantenimento di una missione di esperti elettorali per osservare il processo elettorale dalla capitale.
Nella Repubblica Democratica del Congo, un vasto paese dell’Africa centrale con una popolazione di circa 100 milioni di abitanti, il 20 dicembre si terranno le elezioni legislative e presidenziali. Il presidente uscente Félix Tshisekedi, 60 anni, è alla ricerca di un secondo mandato. Durante le ultime elezioni del 2018, Tshisekedi è salito al potere in un contesto controverso e segnato da irregolarità secondo molti osservatori, tra cui rappresentanti della Chiesa cattolica congolese.
Questa missione di osservazione elettorale dell’Unione europea, la prima nella RDC in più di 10 anni, è stata annunciata a novembre dal capo della diplomazia dell’UE, Josep Borrell. Lui ha sottolineato l’importanza di queste elezioni per il consolidamento della democrazia nella RDC e per la cooperazione bilaterale tra la RDC e l’UE.
Da quasi 30 anni la RDC affronta violenze persistenti da parte di gruppi armati nella parte orientale del paese, dove sono dispiegate le truppe di mantenimento della pace delle Nazioni Unite e della Comunità degli Stati africani dell’Est (CEEAC). La situazione si è recentemente intensificata con il ritorno di un ex movimento ribelle, l’M23, sostenuto, secondo numerose fonti, dal vicino Ruanda.
Allo stesso tempo, la missione di pace delle Nazioni Unite nella RDC (MONUSCO), presente nel Paese dal 1999, ha recentemente annunciato la firma di un piano con il governo congolese volto al ritiro dei 14.000 soldati dispiegati nel Paese. Questi eventi evidenziano le sfide che la RDC deve affrontare in termini di sicurezza e stabilità durante queste elezioni cruciali.