Il conflitto a Gaza continua a provocare caos, con conseguenze devastanti per la popolazione locale. Secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), sono stati registrati più di 220 incidenti che hanno coinvolto le sedi dell’UNRWA, di cui 63 direttamente colpiti durante gli ultimi tre mesi di guerra.
Questo rapporto rivela inoltre che dal 7 ottobre si sono verificati 23 episodi di “uso di scopi e/o interferenze militari” nelle strutture dell’UNRWA. Tuttavia, non specifica chi è responsabile di queste azioni.
Sfortunatamente, questo conflitto ha avuto un impatto tragico sul personale dell’UNRWA, con 146 morti fino ad oggi. L’UNRWA ha più di 30.000 membri del personale, la maggior parte dei quali sono rifugiati palestinesi. Più di 13.000 di loro risiedono nella Striscia di Gaza.
Le strutture dell’UNRWA continuano a ospitare un numero significativo di sfollati interni, con una capacità mediamente quattro volte superiore. Secondo il rapporto, quasi 1,4 milioni di sfollati sono attualmente ospitati in 155 strutture dell’UNRWA.
Di fronte a questa situazione allarmante, il direttore dell’agenzia, Philippe Lazzarini, ha sottolineato sui social network che Gaza sta letteralmente diventando “inabitabile”. Le conseguenze del conflitto sono tali che la vita quotidiana nella regione è diventata estremamente difficile per i suoi abitanti.
È urgente che la comunità internazionale si mobiliti per fornire aiuti umanitari e trovare una soluzione duratura a questo conflitto. Le vittime di questo conflitto meritano una risposta concreta e azioni che garantiscano la loro sicurezza e il loro benessere.
Questo rapporto dell’UNRWA ricorda in modo toccante l’urgenza della situazione a Gaza e la necessità di agire rapidamente per proteggere le popolazioni civili e ricostruire la regione. È essenziale che le voci di queste vittime siano ascoltate e che vengano adottate misure concrete per porre fine a questo ciclo di violenza e sofferenza.