Pubblicato il [data di pubblicazione], questo articolo esamina gli sviluppi della situazione nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) in seguito alla proclamazione dei risultati provvisori delle elezioni presidenziali. La Corte Costituzionale sta infatti esaminando due ricorsi presentati dopo l’annunciata vittoria del capo dello Stato uscente, Félix Tshisekedi. Questi appelli provengono da un cittadino congolese e da un candidato sconfitto, Théodore Ngoy.
La Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (Céni) ha annunciato la vittoria di Félix Tshisekedi con oltre il 73% dei voti. Tuttavia, questi risultati sono stati contestati e messi in discussione da diversi attori politici.
La Corte Costituzionale, competente ad esaminare i ricorsi, ha registrato due documenti. La prima è quella di un cittadino congolese che non ha partecipato al processo elettorale, mentre la seconda è stata presentata da Théodore Ngoy, arrivato ultimo alle elezioni presidenziali con solo lo 0,02% dei voti. Quest’ultimo chiede l’annullamento del voto, evidenziando irregolarità.
Da parte loro, gli avvocati che difendono la candidatura di Félix Tshisekedi preparano le loro argomentazioni per far fronte alle accuse di Théodore Ngoy. Il responsabile della campagna elettorale del presidente uscente ha detto che i suoi avvocati stanno lavorando sulla questione.
Va notato che gli altri candidati alle elezioni presidenziali non hanno presentato ricorso alla Corte Costituzionale. Alcuni di loro hanno espresso la loro sfiducia nei confronti di questa istituzione giudiziaria, che considerano sbilanciata a favore del potere in carica. Chiedono però anche la cancellazione di tutte le urne.
Il politologo Bob Kabamba spiega che diversi candidati hanno scelto di non deferire la questione alla Corte Costituzionale a causa della loro sfiducia in questa istituzione. Secondo lui, questi candidati credono che la Corte sia asservita al potere in carica e che sarebbe inutile spendere risorse per ricorsi che non sarebbero ritenuti validi. Sottolinea tuttavia che il ricorso presentato da Théodore Ngoy acquista credibilità in seguito alle ultime rivelazioni della Ceni riguardanti l’annullamento di alcune elezioni.
In conclusione, la Corte Costituzionale della RDC esamina i ricorsi presentati in seguito alla proclamazione dei risultati provvisori delle elezioni presidenziali. Questo passo fondamentale consentirà di pronunciarsi sulla regolarità del voto e di rispondere alle sfide sollevate da alcuni attori politici.